lunedì 18 aprile 2016

Importanti novità - geotermia e collettore circumlacuale


Novità positive riguardanti due temi critici, essenziali per la salute del Lago di Bolsena.


Già il 15 febbraio (dopo le sfortunate esternazioni del manager dell’ITW-LKW Geotermia Italia S. p. A., Diego Righini, vedi link), la seconda commissione consiliare dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, presieduta da Eros Brega, aveva effettivamente detto NO agli impianti geotermici sulla piana dell’Alfina (vedi il link del RadioGiornale). Aveva proposto all’Assemblea Legislativa di impegnare la Giunta Regionale a tenere in debita considerazione … “la totale contrarietà espressa con atti ufficiali da parte di tutti gli Enti locali della zona, oltre che dai cittadini e dai numerosi comitati che si sono costituiti per avversare il Progetto”. Inoltre, aveva chiesto “che ogni decisione finale sia subordinata al rispetto del principio di precauzione, principio che deve prevalere in tutti gli ambiti che attengono l’interesse della salute della popolazione e della tutela ambientale, come previsto sia dalla normativa nazionale che europea”.

E infine, dopo multipli rinvii, il 22 marzo, con 11 voti favorevoli della maggioranza e 6 astenuti delle opposizioni, l'Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato la proposta di risoluzione predisposta dalla Seconda Commissione (vedi il link). Adesso spetta alla Giunta Regionale la decisione finale.

voto nell'Aula di Palazzo Cesaroni
Nel frattempo, il Ministero dell’Ambiente aveva chiesto, con lettera del 11 febbraio, alle Regioni Umbria e Lazio di svolgere le opportune verifiche su quanto denunciato dalla Associazione Lago di Bolsena per cui “la costruzione di detti impianti-considerate le particolari caratteristiche del lago e della falda profonda non confinata- rischierebbero con il tempo di inquinare con quantità significative di arsenico (di cui sarebbero ricchi i fluidi di risalita provenienti dall’acquifero vulcanico)  il lago di Bolsena, nonché la falda utilizzata a scopo idropotabile in diversi territori del Viterbese e parte dell’Orvietano”.

Intanto si muove anche la Regione Lazio con la proposta, fatta dal neo-assessore all’Ambiente Mauro Buschini il 24 marzo durante un’audizione in Commissione Ambiente, di istituire un tavolo di approfondimento tecnico sugli impianti geotermici pilota sulla piana dell’Alfina. All’audizione, richiesta dal Comune di Montefiascone, erano presenti l’assessore Renato Trapè per il Comune falisco, i sindaci di Acquapendente Alberto Bambini e di Bolsena Paolo Equitani, e rappresentanti dei comitati cittadini tra cui Piero Bruni (presidente dell’associazione Lago di Bolsena). Nel corso dell’audizione gli amministratori hanno espresso perplessità sull’impatto che questi impianti possono avere per la vocazione turistica del territorio.

Ultima notizia dall’articolo “Gli interessi del “quartierino” sul settore geotermico” di “Il Sole 24 Ore”: la lobby della geotermia sembra sia coinvolta anche nelle inchieste che riguardano l’ex ministra Guidi (del Mise – ministero dello Sviluppo Economico, che si è prodigato nel sostenere gli impianti dell’Alfina) e il suo compagno Gianluca Gemelli.

Nell’inchiesta di Potenza sullo scandalo petroli s’ipotizza l’accusa di associazione per delinquere per Gianluca Gemelli, Nicola Colicchi (presidente della camera di commercio di Siracusa), Paolo Quinto (capo della segreteria della senatrice Anna Finocchiari) e Ivan Lo Bello (numero due di Confindustria) che si sarebbero mossi per commettere “delitti contro la pubblica amministrazione, un numero indeterminato di delitti di traffico di influenze illecite, abuso di ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.” Miravano, tra l’altro, “alla realizzazione di impianti energetici” in tutta Italia, e “al permesso di ricerca di risorse geotermiche per la sperimentazione di impianti pilota”.

E siamo solo all’inizio delle indagini. Geotermia, energia pulita?

 
Per quanto riguarda il collettore circumlacuale delle acque reflue del comprensorio gestito dal COBALB, finalmente (pubblicazione il 30 dicembre 2015) è stato bandito l’appalto denominato appalto dei lavori di adeguamento rete fognaria e depuratore Cobalb a servizio dei comuni del lago di Bolsena.

 
Termine ultimo per la presentazione delle offerte è stato il 8 febbraio. L'assegnazione dei lavori ha subito un lieve ritardo perché non era stata rispettata in pieno la proceduta dell'ANAC (Autorità Anti Corruzione presieduta dal Dott. Cantone)

Comunque, tutto è stato risolto, e tra poco sarà conosciuto il nome della ditta aggiudicataria dei lavori. Gli interventi saranno concordati con il COBALB e la sua esperta squadra guidata dal direttore Massimo Pierangeli, che nell'intero procedimento è stato nominato supporto RUP. L'importo complessivo dei lavori è di due milioni di Euro I.V.A. compresa.

I primi lavori riguarderanno interventi urgenti sul collettore stesso e sulle stazioni di pompaggio; dopo tanti anni possiamo contare su un’estate tranquilla sotto questo aspetto!