Novità positive riguardanti due temi critici,
essenziali per la salute del Lago di Bolsena.
Già il 15 febbraio (dopo le sfortunate esternazioni del manager dell’ITW-LKW Geotermia Italia S. p. A., Diego Righini, vedi link), la seconda commissione consiliare dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, presieduta da Eros Brega, aveva effettivamente detto NO agli impianti geotermici sulla piana dell’Alfina (vedi il link del RadioGiornale). Aveva proposto all’Assemblea Legislativa di impegnare la Giunta Regionale a tenere in debita considerazione … “la totale contrarietà espressa con atti ufficiali da parte di tutti gli Enti locali della zona, oltre che dai cittadini e dai numerosi comitati che si sono costituiti per avversare il Progetto”. Inoltre, aveva chiesto “che ogni decisione finale sia subordinata al rispetto del principio di precauzione, principio che deve prevalere in tutti gli ambiti che attengono l’interesse della salute della popolazione e della tutela ambientale, come previsto sia dalla normativa nazionale che europea”.
E infine, dopo multipli rinvii, il 22 marzo, con
11 voti favorevoli della maggioranza e 6 astenuti delle opposizioni, l'Aula di
Palazzo Cesaroni ha approvato la proposta di risoluzione predisposta dalla
Seconda Commissione (vedi il link). Adesso spetta alla Giunta Regionale la decisione finale.
voto nell'Aula di Palazzo Cesaroni |
Nel frattempo, il Ministero dell’Ambiente aveva
chiesto, con lettera del 11 febbraio, alle Regioni Umbria e Lazio di svolgere
le opportune verifiche su quanto denunciato dalla Associazione Lago di Bolsena
per cui “la costruzione di detti
impianti-considerate le particolari caratteristiche del lago e della falda
profonda non confinata- rischierebbero con il tempo di inquinare con quantità
significative di arsenico (di cui sarebbero ricchi i fluidi di risalita
provenienti dall’acquifero vulcanico) il
lago di Bolsena, nonché la falda utilizzata a scopo idropotabile in diversi
territori del Viterbese e parte dell’Orvietano”.
Intanto si muove anche la Regione Lazio con la proposta,
fatta dal neo-assessore all’Ambiente Mauro Buschini il 24 marzo durante
un’audizione in Commissione Ambiente, di istituire un tavolo di approfondimento
tecnico sugli impianti geotermici pilota sulla piana dell’Alfina. All’audizione,
richiesta dal Comune di Montefiascone, erano presenti l’assessore Renato Trapè
per il Comune falisco, i sindaci di Acquapendente Alberto Bambini e di Bolsena
Paolo Equitani, e rappresentanti dei comitati cittadini tra cui Piero Bruni
(presidente dell’associazione Lago di Bolsena). Nel corso dell’audizione gli
amministratori hanno espresso perplessità sull’impatto che questi impianti
possono avere per la vocazione turistica del territorio.
Ultima notizia dall’articolo “Gli interessi del “quartierino” sul settore geotermico”
di “Il Sole 24 Ore”: la lobby della geotermia sembra sia coinvolta anche nelle
inchieste che riguardano l’ex ministra Guidi (del Mise – ministero dello
Sviluppo Economico, che si è prodigato nel sostenere gli impianti dell’Alfina) e
il suo compagno Gianluca Gemelli.
Nell’inchiesta di Potenza sullo scandalo petroli s’ipotizza
l’accusa di associazione per delinquere per Gianluca Gemelli, Nicola Colicchi
(presidente della camera di commercio di Siracusa), Paolo Quinto (capo della
segreteria della senatrice Anna Finocchiari) e Ivan Lo Bello (numero due di
Confindustria) che si sarebbero mossi per commettere “delitti contro la pubblica amministrazione, un numero indeterminato di
delitti di traffico di influenze illecite, abuso di ufficio e turbata libertà
del procedimento di scelta del contraente.” Miravano, tra l’altro,
“alla realizzazione di impianti energetici”
in tutta Italia, e “al permesso di
ricerca di risorse geotermiche per la sperimentazione di impianti pilota”.
E siamo solo all’inizio delle indagini. Geotermia,
energia pulita?
Termine
ultimo per la presentazione delle offerte è stato il 8 febbraio. L'assegnazione
dei lavori ha subito un lieve ritardo perché non era stata rispettata in pieno
la proceduta dell'ANAC (Autorità Anti Corruzione presieduta dal Dott. Cantone)
Comunque, tutto è
stato risolto, e tra poco sarà conosciuto il nome della ditta aggiudicataria
dei lavori. Gli interventi saranno concordati con il COBALB e la sua esperta
squadra guidata dal direttore Massimo Pierangeli, che nell'intero procedimento è
stato nominato supporto RUP. L'importo complessivo dei lavori è di due milioni
di Euro I.V.A. compresa.
I primi lavori
riguarderanno interventi urgenti sul collettore stesso e sulle stazioni di
pompaggio; dopo tanti anni possiamo contare su un’estate tranquilla sotto
questo aspetto!
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