“Le barche a motore fanno bene al
Lago, perché ossigenano l’acqua”.
È
duro a morire questo giudizio perentorio, avanzato anche recentemente in più
occasioni dal Sindaco di Marta, (p. e. nell’ultima edizione del RadioGiornale),
come argomento per giustificare la presenza di barche con motori a combustione
nel Lago di Bolsena.Il movimento potente delle eliche apporterebbe, secondo molti, ossigeno all’acqua migliorando la sua qualità.
La turbolenza creata dalle eliche dei motori mischia senza dubbio l’acqua superficiale con l’aria – la prova ne sono le bolle e la schiuma nella scia delle barche. È altrettanto chiaro, però, che questo fatto non aumenta la concentrazione di ossigeno nell’acqua: perché questa corrisponde già alla concentrazione massima d’equilibrio in uno strato di più di 10 m di spessore (la cui formazione è dovuta a processi naturali come diffusione, convezione e trasporto di massa causato da vento e precipitazioni).
Importante e salutare per il Lago è l’ossigenazione dei fondali estesi e profondi che avviene, in condizioni propizie, grazie soprattutto ai venti freddi e intensi d’inverno. L’effetto delle turbolenze superficiali causate dai motoscafi su questa ossigenazione vitale è del tutto trascurabile.
Esiste un effetto delle eliche sulla salute del Lago, però purtroppo negativo: in acque basse, il movimento turbolento indotto riporta in sospensione il deposito fondale, tra cui particelle ricche di fosforo e nitrogeno. Ciò favorisce la crescita dei microorganismi e può provocare, come osservato in alcuni laghi, una vistosa fioritura di alghe nei canali di passaggio delle barche.
Vorremmo aggiungere che esistono laghi che stanno benissimo anche dopo un divieto, motivato da considerazioni ecologiche, dei motori a combustione – il Lago di Bracciano, i laghi nel sud della Baviera e tanti altri in tutto il Mondo …
gentile redazione dell'Osservatorio,
RispondiEliminavorrei conoscere quali siano i motivi ecologici che spingono verso un divieto delle barche a motore a combustione. In attesa di leggere vostre eventuali delucidazioni, saluto cordialmente, Maria Tellik