Dal 29 settembre al 5 ottobre si è svolto al Lago di
Bolsena il WCC 2013, il World Carp Classic 2013, una gara “monumentale”, la “più grande
gara di carp-fishing mai vista” secondo gli organizzatori inglesi di “Angling
Spirit”. È stata vinta dal team di Lizette Beunders e Bianca Venema, due
olandesi sponsorizzate da “Dynamite Baits” - il primo team femminile a vincere
una gara internazionale di carp-fishing. Hanno partecipato più di 450 pescatori
provenienti da 27 paesi, pronti a sborsare una quota di partecipazione di
minimo £ 1250 (circa 1500 €) a coppia; il giro d’affari è notevole tra quote di
partecipazione, contributi di sponsor, pubblicità, agenzie di viaggio e altro
(e dovrebbe superare un milione di Euro), il guadagno per gli organizzatori
consistente.
Siamo stati interpellati da più lettori a proposito
del regolamento della gara, della nocività eventuale della “pasturazione” (l’immissione
di esche organiche per attirare le carpe) e di vari eventi possibilmente legati
alla competizione. Grazie alla disponibilità degli uffici dell’assessorato
Agricoltura, Caccia e Pesca della Provincia siamo in grado di rispondere ad
alcune quesiti; rimangono comunque certe zone d’ombra, mancano informazioni
importanti per valutare completamente l’accaduto.Come rilevato in un post precedente, il carp-fishing è una delle tante attività che possono, in certe circostanze, creare problemi al Lago, soprattutto per 4 ragioni:
1) causa inquinamento con sostanze organiche del Lago (aumento della trofia) a seguito di una massiccia pasturazione (lancio di esche per attirare i pesci e per abituarli al luogo di cattura) con numerosi preparati. Questa pasturazione è diventata molto pesante e quasi continua negli ultimi anni.
2) favorisce la presenza di specie alloctone – di pesci e di certe piante acquatiche infestanti;
3) può danneggiare l’ambiente con la realizzazione delle "piazzole" per il carp-fishing;
4) crea, con la presenza costante in acqua di pescatori, disturbo per la fauna selvatica.
Il carp-fishing nel Lago di Bolsena è disciplinato da un ottimo regolamento provinciale, elaborato nell’ambito del Piano Operativo dell’Agenda 21 della Provincia in seguito alla delibera del Consiglio Provinciale n° 134 del 20.12.2006. Questo regolamento sarebbe solo da completare con due suggerimenti contenuti nelle Misure di Conservazione del Piano di Gestione della ZPS/SIC Lago di Bolsena, adottate dalla Provincia nel 2010 (che tra l’altro fanno esplicito riferimento al regolamento provinciale): di limitare la quantità di pastura “che non dovrà superare i 10 kg di boilies per sessione di pesca” (comprensiva della pasturazione preventiva e quella da farsi nel corso della battuta), e di ridurre le giornate di pesca a quattro per settimana.
Il regolamento provinciale si può trovare, come ci ha comunicato l’amministrazione provinciale, sul sito del Comune di Gradoli (e non sul sito della Provincia); sul sito del Comune di Montefiascone è disponibile un regolamento comunale – in sostanza un elenco delle postazioni e un tariffario per l’affitto delle piazzole, senza riferimento alla normativa provinciale e in contraddizione con essa.
Se compariamo la normativa provinciale con il regolamento del World Carp Classic 2013 pubblicato sul sito ufficiale costatiamo che quest’ultimo “va un po’ tutto al di fuori di un regolamento sottoposto a valutazione di incidenza” (secondo il giudizio della Provincia stessa), cioè delle norme vigenti. Specificamente abbiamo rilevato le seguenti contraddizioni:
- punto 13 del Regolamento Provinciale (R.P.) prevede una distanza da terra per la pesca non superiore a 100 m (“…al fine di non essere di intralcio ad attività economiche rilevanti per questo territorio, quali la pesca di professione …”). Il regolamento WCC non contiene questa limitazione;
- punto 13 del R.P. prevede l’uso obbligatorio dei piombi tendi filo (back-lead), il regolamento WCC non contiene questa limitazione;
- punto 15 del R.P. definisce e limita la tipologia delle esche. “Sono ammesse solo le esche previste dalla filosofia del carp-fishing, quindi boilies del diametro compreso tra 10 e 28 mm. e granaglie (mais cotto). Sono esclusi impasti di sfarinati e pasture. E’ vietato l’uso di pastelle o altri agglomerati sull’amo. Sono vietati: il fouilles, vardevase, sangue e derivati, esche vive di qualsiasi specie, crostacei, vermi, pesci vivi o morti, ed altre esche artificiali”
Nel regolamento WCC molte di queste limitazioni sono assenti (si vietano soltanto esche vive);
- da punto 16 a 26 del R.P. si definiscono le zone e i periodi per il carp-fishing nel Lago di Bolsena. Solo in alcune zone (il lungolago di Gradoli e una parte del lungolago di Montefiascone, vedi punto 20 e 21) è permessa la pesca, mentre le postazioni del WCC coprono quasi tutto il Lago.
- alcune disposizioni del regolamento WCC non sono considerate nel R. P., p. e. l’uso di barche d’appoggio, e sarebbero da integrare nel Regolamento Provinciale;
- rimane un dubbio a proposito del numero di canne consentito: secondo punto 14 del R.P. è ammesso l’uso di non più di tre canne, armate con un solo amo – e sembra che si riferisca al numero di canne per piazzola, e non per pescatore. Il regolamento WCC prevede l’uso di massimo 4 canne per piazzola, più “plumbing and spodding rods”.
Sì, è vero – “un po’ tutto al di fuori” del regolamento, anche tanto!
Ci chiediamo: com’è possibile organizzare una gara internazionale di carp-fishing con un regolamento che si discosta in più punti essenziali dalla normativa in vigore? Perché le autorità accettano senz’altro l’imposizione di una normativa privata? Perché le forze dell’ordine non intervengono per fare valere le norme vigenti, pur rischiando denunce per omissione d’atti d’ufficio? Come si comporteranno nelle prossime gare di carp-fishing e nel WCC 2014 già aperto per iscrizioni?
La Legge Regionale n. 87 del 7 Dicembre 1990 (art. 30, comma 3) prevede la possibilità di deroghe in certi punti della normativa, da concedere dal Presidente della Giunta Regionale o, per quanto riguarda il numero delle catture e l'uso delle esche (comunque rimane vietato l’utilizzo del sangue nelle esche e nella pastura), dall’amministrazione provinciale. Però, secondo le nostre informazioni, non sono state concesse deroghe per il WCC 2013, né se ne trova traccia sul sito della Provincia (dove dovrebbero apparire secondo le leggi di trasparenza).
Il presidente di Angling Spirit, Ross Honey, nella sua “Richiesta di autorizzazione per World Carp Classic Bolsena 2013” tramessaci, chiede al Presidente della Provincia Meroi sostanzialmente mano libera, sottolineando l’immenso vantaggio economico per il territorio derivante dalla manifestazione e la buona collaborazione della Polizia Provinciale: richiesta con tutta evidenza accolta, con buona pace delle disposizioni di legge.
Sempre secondo la L. R. n. 87/ 90 (art. 42), la “vigilanza sull'esercizio della pesca … viene esercitata dal Corpo forestale dello Stato, dagli agenti giurati delle amministrazioni provinciali, da dipendenti regionali espressamente incaricati dal Presidente della Giunta regionale, nonché dalle guardie giurate di cui ai successivi commi”: sono questi gli organi responsabili per verifiche e controlli.
Siamo di fronte a meccanismi che conosciamo pur troppo bene, e che si ripetono ovunque - sia nel WCC 2013, sia nello sfruttamento geotermico, nel taglio facile e indiscriminato di alberi, nell’espansione sconsiderata urbanistica, in tecniche colturali dannose, nella sottrazione di terreni all’agricoltura per realizzare impianti fotovoltaici, nell’abusivismo diffuso …:
La cura e la tutela dell’ambiente sono messe da parte in favore di attività e progetti insostenibili, appoggiati però da forti interessi particolari, economici e politici. Norme e leggi sono ignorate o disattese, oppure cambiate ad hoc per agevolare la distruzione dell’ambiente e il suo sfruttamento indiscriminato; gli organismi di controllo disertano i loro doveri. Per contrastare questo insieme di meccanismi, è necessario una valutazione dell’incidenza sulla salute dell’ecosistema di ogni singolo meccanismo e del loro insieme – ed è proprio questa valutazione globale che fornisce il Piano di Gestione della ZPS / SIC Lago di Bolsena.
Con una situazione ambientale del Lago fuori controllo come oggi, è imperativa, più che mai, l'approvazione del Piano di Gestione, che sancirebbe l'invaso del Lago e il Lago stesso come zona di protezione speciale e che stabilisce quanto e cosa è possibile fare nelle sue acque: sono ormai quattro anni che la Regione si rifiuta a compiere questo passo obbligato.
Altrettanto importante è l’impegno continuo in sostegno a comportamenti sostenibili, in tutti i campi, a partire da noi stessi e le nostre azioni individuali e quotidiane.
Ci appelliamo all’amministrazione provinciale – all’assessorato dell’ambiente e all’assessorato dell’agricoltura, caccia e pesca - di insistere sul rispetto della normativa vigente, tramite chiare indicazioni agli organizzatori e alle forze dell’ordine. Altrimenti rimane soltanto la strada delle denunce e degli esposti, aperta a tutti i cittadini.
Siamo convinti che esiste il carpista pacifico e amante dell’ambiente che si intuisce dalle parole sincere di Tristano Magnani, nelle sue interviste al RadioGiornale. Ma è altrettanto evidente che questa filosofia viene abbandonata nel carp-fishing professionale, dove contano gli affari, dove comandano i numeri – peso delle carpe (unità di misura per la “qualità” del lago), il loro numero, il numero dei partecipanti, i soldi incassati … - e non la cura e l’amore per l’ambiente.
Due ultime osservazioni. La prima a proposito delle esche:
È fuori ogni dubbio che nel WCC si usavano esche e pasture preparate con sfarinati di pesce e altre sostanze di origine animale (vedi un’intervista sul sito dello sponsor “Dynamite Baits”). “Tutte balle” quindi le affermazioni virtuose: “Noi, siamo convinti di fare del nostro meglio, nel rispetto dell’ambiente” - è il commento di un accompagnatore proveniente da Terni, a capo di una squadra carpista americana -. “Le boilies? E’ tutto mangime naturale, a base di mais, nocciole, e aromi fruttati. Che vuole che apporti di male al lago?” raccolte da Caterina Berardi.
Infine, a proposito della pasturazione massiccia e continua:
Non siamo riusciti ancora a chiarire completamente un fatto eventualmente collegato al WCC 2013: Un lettore ci aveva segnalato un esteso inquinamento (si parlava di fino a 300 m di lunghezza) della spiaggia di Bolsena, alla sinistra del porto (di fronte al "Bar del Porto"), alle ore 11 del 17 settembre 2013, documentato da alcune foto. I carabinieri arrivati sul posto poco dopo, hanno costatato che si trattava di pastura per il carp-fishing; analisi effettuate da loro avrebbero confermato quest’osservazione (ringraziamo il Comando di Bolsena per l’informazione). Si trattava di una pasturazione preventiva di solito effettuata all’incirca due settimane prima di una gara? Sarebbe comunque un inquinamento organico massiccio e illecito. Oppure si trattava, come sostengono altri, di un inquinamento fognario proveniente da scarichi abusivi nei fossi del Centro Storico?
Ho letto una infinità di assurdità per non dire di peggio.........ma è normale, siamo in Italia, il regno dell'IGNORANZA..!!!!!!!! E' molto strano a mio avviso che in tutte e ripeto TUTTE le acque interne del Nord Europa sia da tempo vietatissima o super controllata la pesca professionale, ed i motori a 2 tempi.......... a favore delle tecniche che non arrecano nessun danno all'ambiente (Carpfishing)......in svizzera ed in austria è pieno di laghi dove si pratica il carpfishing assiduamente, sappiamo tutti quanto questa nazioni tengano all'ambiente....e qui..???? Mi trovo un sito internet che vuole sembrare serio.....che si lascia abbindolare dalle chiacchiere paesane di 4 pensionati frustrati e da elementi simili ai gorilla di montagna, simbolo dell'Italia impoverita civilmente e culturalmente..??????? Ma io dico non vi vergognate almeno un pochino a scrivere queste stronzate su un sito pubblico...che può vedere il mondo intero..????? Vi preoccupate dell'inquinamento da Cereali (perchè questo è la pastura che si usa), e non vi accorgete delle fogne che scaricano dirette nel lago....dei fertilizzanti e diserbanti....dei motori a 2 tempi che lasciano scie d'olio e benzina per chilometri....delle migliaia di reti abbandonate sul fondo, o zavorrate con batterie da auto..!!!!!!!!!!! Voi non sapete proprio niente........vi dovreste chiamare Osservatorio delle leggende popolari in corso.............che vergogna......
RispondiEliminaLeggo talmente tante buffonate in questa mezza paginetta che no sò ancora se piangere o ridere....potrei (e può anche "italiano diverso dai gorilla") rispondervi a tutti i punti che elencate evidenziando le stronzate scritte assolutamente false, che denotano una totale non-conoscenza del carpfishing (anche comprensibile) ma anche una molto superficiale conoscenza del lago e dei regolamenti....ma credo sarebbero fiato e parole sprecate
RispondiEliminaSiete almeno certi di ciò che scrivete? Oltretutto, durante queste manifestazioni, vale il regolamento del bacino, perciò non vedo il motivo di specificarlo anche sul regolamento del WCC. E poi vogliamo parlare della pesca di professione e dei reali danni che può arrecare, o è meglio tacere, e convincersi che i danni ambientali siano dovuti ai pescatori, uniche persone che cercano veramente di difendere le nostre acque?
RispondiEliminaQuesto messaggio è rivolto a te caro giornalista , che con la tua incapacità e ignoranza ,osi esercitare la tua professione nel modo peggiore, non so con che coraggio pubblichi un pezzo del genere su un sito pubblico facendo credere alla gente che i problemi di questo splendido lago siano da addittare ad une tecnica ecosostenibile basta in anzi tutto sul "catch and release" e nella quale il fondamento che la sostiene è proprio in rispetto della natura, mentre la definisci di intralcio ad attività economiche rilevanti per questo territorio, quali la pesca di professione, pesca esercitata da 170 e ripeto 170 individui che hanno la possibilità di posare le proprie reti per km e km anche nel periodo in cui i pesci vengono a riva per depositare le uova , ma con che coraggio osi definire che questa tecnica "crea, con la presenza costante in acqua di pescatori, disturbo per la fauna selvatica",e giustificare, il prelievo e la relativa MORTE, di ingenti quantità di pesci giornalmente ,grazie alla pesca detta di professione , le ricordo in oltre la disparità di numeri relativa a quest ultima attività presenta nei due piu grandi laghi d'italia
RispondiEliminaEstensione lago di bolsena 113,5 km² , licenze di pesca professionale 170
Estensione lago di garda 370 km², licenze di professione 7 circa
si faccia un attimo due conti e per non parlare poi dei motori a scoppio presenti sula lago , e per ultimo ma non ultimo i depuratori fognari entrati in attività per brevissimo tempo e non piu fatti funzionare per negligenza nella manutenzione, che continuano a riversare nel lago metri cubi di schifezze giornalmente.
La invito quindi ad un bagno di umiltà e di esercitare al meglio il ruolo che ricopre ,cioè divulgare alla popolazione la veraità e non la" verità guidata"
Basta scrivere certe fesserie!BAAAASSSTTTTAAAAA...pensate ai pescatori di professioni che girano con motori vecchi crolli e super inquinanti, che calano le reti anche in periodo di divieto; pensate all'inquinamento certo di questo lago, fatto di gente che scarica immondizie in angoli del lago addirittura buttando elettrodomestici e/o ruote di automobili e non all'inquinamento incerto fatto da boiles(se proprio volete argomentare chiamate un chimico e chiedete la perizia dell'acqua).Pensate piuttosto a quei pescatori di professione che esercitano con due licenze per calare più reti e che per giochetti politici non vengono attaccati...E ORA DI FINIRLA DI DARE SEMPRE E COMUNQUE LA COLPA AI CARPISTI(non mi sembra che i comuni che si intascano i soldi delle piazzole si lamentino tanto....)!
RispondiEliminaE veramente un peccato che una pesca come il Carp Fishing che potrebbe portare milioni di euro annui ...creare occupazione ..essere una risorsa anche da un punto di vista di controllo e salvaguardia ambientale...ancora trovi denigratori e oscurantismo.
RispondiEliminafatela finita di strumentalizzare! Siete la faccia negativa dell'italia.
RispondiEliminasentite che fesserie:
1) causa inquinamento con sostanze organiche del Lago (aumento della trofia) a seguito di una massiccia pasturazione (lancio di esche per attirare i pesci e per abituarli al luogo di cattura) con numerosi preparati. Questa pasturazione è diventata molto pesante e quasi continua negli ultimi anni. NOI COSIDDETTI CARPISTI INQUINANTI CHE STIAMO 365 GIORNI ANNO SULLE SPONDE NON CI SIAMO MAI ACCORTI DI DANNI NE ALLA FLORA NE ALLA FAUNA DEL LAGO, TANTO E' VERO CHE ABBIAMO FOTOGRAFATO PIU' VOLTE, ALCUNI PESCI RIPRESI PIU' VOLTE, IN PERFETTE CONDIZIONI DI SALUTE!! PER VOI E' PIU' INQUINANTE UN SECCHIO DI MAIS, CHE TRA L'ALTRO NON SONO SOLO I PESCI A MANGIARSELO, PIUTTOSTO CHE SCIE D'OLIO LASCIATI DA MOTORI A DUE TEMPI CHE SOLO A BOLSENA SI TROVANO ANCORA??? EPPOI PER GLI IGNORANTI LE NOSTRE ESCHE OVVERO LE BOILIES SONO COMPOSTI DA FARINE TOTALMENTE NATURALI E ORGANICHE CHE PER CREARE DANNO NE DOVREMMO LANCIARE A CAMION INTERI!! DEGLI SCARICHI CHE SI RIGETTANO NE VOGLIAMO PARLARE?
2) favorisce la presenza di specie alloctone – di pesci e di certe piante acquatiche infestanti; FAVORIAMO LA PRESENZA DI COSA?? QUESTA E' L'ASSURDITA' PIU' GROSSA DELLE ASSURDITA' CHE AVETE SCRITTO.. SI VEDE PROPRIO CHE NON AVETE ALCUN MINIMA CONOSCIENZA DELL'ARGOMENTO.
3) può danneggiare l’ambiente con la realizzazione delle "piazzole" per il carp-fishing; MA SE NOI SFRUTTIAMO SOLO PICCOLE SPIAGGETTE CREATE 10000 ANNI FA!!!! CHE BISOGNO CE IN UN LAGO DI 40 KM DI CIRCONFERENZA DI ROVINARE L'AMBIENTE PER FARE PIAZZOLE?
4) crea, con la presenza costante in acqua di pescatori, disturbo per la fauna selvatica. FACCIAMO LE FOTO CON I CIGNI CHE CI VENGONO A MANGIARE IL PANE DALLE MANI!!! MA CHE FESSERIE DITE!!! SIETE RIDICOLI!!!
IN TUTTO IL MONDO IL CARPFISHING E' CONCEPITO DALLE AMMINISTRAZIONI IN MANIERA POSITIVA E TUTELANTE DELL AMBIENTE, VOI PERCHE' LA PENSATE DIVERSAMENTE DA IL RESTO DEL MONDO?
MA VOI SIETE AL CORRENTE DI TUTTO, CERCATE SOLO UN PUGNO DI VOTI PUNTANDO IL DITO SUL PIU' DEBOLE, TAPPANDOVI GLI OCCHI DI FRONTE ALLA REALTA' DEI PROBLEMI DEL LAGO DI BOLSENA.
giornalisti improvvisati, fate piu danni voi co le vostre cavolate che carlo in francia, primo secondo me per scrivere un articolo bisogna essere preparati sul tema, e invece qui noto una certa ignoranza, non c'è una cosa uscita dalla vostra penna che corrisponde a verità, l'articolo è chiaramente tendenzioso e di parte, magari per sopperire a qualche vostra mancanza o lacuna sul tema, vi schierate con le voci delle persone anziane del posto, cosi, anche se scrivete baggiatate avete l'appoggio di una parte, seconda cosa le piazzole da CFishing sparse nel lago sono state fatte proprio apposta per dare ordine e non esagerare con tutto cio, e portano soldi ai comuni, anche se negli altri laghi del livello di bolsena le piazzole non ci sono, si lascia pulito uguale e nessuno si accorge che siamo stati li a pescare, neanche la fauna visto gli incontri che si possono fare di notte, terzo, invece di fare un articolo accusando una manciata di persone comuni di rovinare il lago con basi e dati campati in aria basate su chiacchiere, perchè se vi sta cosi tanto a cuore il lago non fate articoli e propaganda verso chi davvero rovina il lago ogni giorno come i pescatori di professione che lo svuotano, i motori a scoppio a 2 tempi che riempiono il lago di olio e i depuratori che non funzionano? ah, capisco....è meglio prendersela con persone che gettano palline di farina di mais in acqua...molto piu nocive di olio motore o di reti....gia......percarità.......
RispondiEliminama vi ci pagano per scriver ste cazzate o lo fate gratis?
RispondiEliminaIo credo che delle leggi primitive come ci sono oggi in quel di Bolsena non ce ne sia traccia da nessuna parte dell'europa intera!
RispondiEliminaIl problema maggiore di quel lago lo sanno tutti che sono i pescatori di professione, hai quali il carpista è di intralcio, quindi si arriva a scrivere articoli come questo, senza ne capo ne coda!
L'unica cosa da capire è che le reti dei "professionisti" sono il passato, la preistoria, il presente ed il futuro sono quelle tecniche di pesca atte alla salvaguardia dell'ambiente e del pescato stesso.
Siamo stati sorpresi da una decina di commenti a un nostro post dell'anno scorso “Zone d’Ombra – WCC 2013”, e dal loro tono aggressivo. Contengono soprattutto due accuse globali: di ignoranza, incapacità, incompetenza, informazioni sbagliate e insufficienti …, e di prendere di mira il carp-fishing invece di concentrarci sulle minacce importanti per la salute del Lago.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il complesso “ignoranza …”: le nostre informazioni si basano su documenti accessibili a tutti, pubblicati da Regione, Provincia e Comuni, dall’Università La Sapienza e dall’Università della Tuscia, sullo studio per la redazione del Piano di Gestione della ZPS / SIC Lago di Bolsena …, e sui siti internet del promotore del WCC (Angling Spirit) e dello sponsor principale del WCC (Dynamite Baits). Nessuno è perfetto, ma tentiamo di fornire informazioni complete e aggiornate, e siamo sempre contenti ad accogliere critiche costruttive e nuove informazioni fondate. Purtroppo i commentari pervenuti non ne contengono.
Per quanto riguarda la seconda critica generica: chi scorre anche solo velocemente i contributi nel blog dell’Osservatorio, vede subito che siamo ben coscienti di tutti i gravi pericoli per il Lago. In un post precedente specifichiamo che l’impatto ambientale della pesca sportiva è molto minore di quello dell’inquinamento da fogne, dell’impatto dell’agricoltura, dei danni provocati da urbanizzazione e cementificazione, dalla navigazione … Fa parte di tutto un insieme di attività umane che hanno un impatto negativo (anche se minore) sull’ecosistema del Lago, per le quali le misure di conservazione dello studio citato sopra propongono limiti e norme: tutti, anche i carpisti, devono contribuire alla tutela del Lago e rispettare queste norme. L’articolo “Zone d’Ombra” pone semplicemente l’accento sul fatto che il regolamento in vigore non è rispettato durante le gare del WCC. Non contiene nessuna valutazione negativa e generale dell’attività di carp-fishing.
I commenti contengono anche (poche) critiche specifiche. Si sostiene “Oltretutto, durante queste manifestazioni, vale il regolamento del bacino, perciò non vedo il motivo di specificarlo anche sul regolamento del WCC …”. Il punto è però (come chiarito nell’articolo) che il regolamento del WCC (vincolante per chi s’iscrive alla gara) contraddice la normativa provinciale in diversi punti, e che manifestamente questo “regolamento del bacino” è stato disatteso durante l’evento (fatto confermato tra l’altro dagli uffici della Provincia).
Alcuni commentari affermano che nelle gare di carp-fishing si usano soltanto esche composte di farine di cereali (“palline di farina di mais”, “inquinamento da Cereali (perché questo è la pastura che si usa)”). È invece provato (vedi l’articolo) che durante il WCC si usavano esche e pasture preparate con sfarinati di pesce e altre sostanze di origine animale (consentiti dal regolamento WCC, ma vietati dalla normativa provinciale).
Infine, quando si dice che definiamo il carp-fishing “di intralcio ad attività economiche rilevanti per questo territorio, quali la pesca di professione”: non è nostra questa definizione, ma si trova nel regolamento provinciale.