Tutto attorno al Lago li incontriamo, questi scheletri
di alberi, vittime di maltrattamenti commessi durante il corso dell’anno.
Assieme a centinaia di alberi abbattuti senza motivo valido ed alle migliaia di
alberi minacciati e maltrattati, testimoniano della nostra insensibilità nei
confronti degli alberi e del loro valore, sia quanto riguarda i molteplici
servizi che rendono al nostro ecosistema, sia con riferimento alla loro
importanza per il nostro benessere psicologico e spirituale: ancora consideriamo
l’albero soltanto oggetto da manipolare a nostro piacere.
Ne abbiamo parlato in alcuni post precedenti e ne
riparliamo adesso perché ci sono giunte varie segnalazioni di scempi e
richieste di intervenire. I cittadini, che adottano anche forme fantasiose di
sensibilizzazione, si sentono abbandonati dalle amministrazioni, inerti davanti
alle continue violazioni di legge, e di conseguenza complici degli scempi.
Nelle foto vediamo le vittime delle ultime sevizie: gli
alberi in questione furono sottomessi alla capitozzatura ed a ulteriori interventi
di “cura” – tutto ciò in modo rigorosamente illegale. Nasce il sospetto che si
sia voluto uccidere gli alberi per sgomberare il campo all’installazione di
tende, tettoie e verande; ed a niente è servito l’appello disperato di un
cittadino “lasciateci vivere”.
Abbiamo trasmesso le segnalazioni agli organi pubblici
e in contempo alla Procura della Repubblica e al Giudice di Pace, e speriamo
nel loro intervento.
Per sostenere il loro patrimonio, sarebbe utile che i
cittadini di tutti i comuni si attivassero e insistessero presso le loro amministrazioni
sull’attuazione della legge 14 gennaio 2013 n.10, che nel suo articolo 7
riporta le “disposizioni per la tutela e
la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di
particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e
culturale”. Tra l’altro, la legge obbliga i comuni a redigere l’elenco
degli alberi, filari e alberate di particolare pregio da tutelare.
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