Noi donne siamo
preoccupate per il nostro Lago e lo sentiamo soffrire. Sappiamo, da donne, che
la cura e la tutela del Lago necessitano di una visione integrale dei
meccanismi che lo minacciano e che lo possono proteggere, così come la cura
della vita nei nostri bambini richiede una sensibilità globale a tutti gli
aspetti del loro benessere.
Il Lago soffre perché è
indifeso. Sebbene circondato da aree protette, è l’unico lago importante
dell’Italia centrale che non gode di una protezione specifica.
Ogni giorno acque
fognarie si riversano nel Lago e degradano la sua salute. Ogni giorno nasce un
progetto che sfrutta e stupra le terre attorno al Lago per scopi di
speculazione economica, ignorando l’interesse dell’ambiente e della
popolazione. Ogni giorno, tutta una serie di attività umane compromette il
benessere del Lago. Le singole amministrazioni locali fanno progetti ed
interventi privi di qualsiasi coerenza sinergica con il lago e con le
collettività che vivono attorno ad esso: ieri una gara mondiale di pesca
sportiva, oggi una trivellazione per geotermia industriale, domani un porto per
imbarcazioni a motore... Quotidianamente, noi donne lottiamo contro questi
pericoli, agendo spesso in contrasto con le amministrazioni e senza mezzi
efficaci di valore normativo che sostengano la nostra difesa del territorio.
Eppure molte disposizioni
importanti per assicurare la cura del Lago sono proposte nelle “Misure di
Conservazione” del “Piano di Gestione” della Zona di Protezione Speciale Lago
di Bolsena, che non vengono applicate perché aspettano, da quattro anni, la
ratificazione della Regione. Non esiste un piano strategico per tutelare le
acque del Lago, mancano programmi condivisi per la pianificazione energetica e
urbanistica. Sentiamo il bisogno urgente che il nostro impegno responsabile in
favore della tutela del Lago sia finalmente sostenuto da norme precise e
strumenti incisivi.
Giustamente, Lei dice che le terre del nostro Lago sono
destinate ad essere Terra di Bellezza; la loro vocazione è di donare questa
bellezza alle collettività umane. Le sue acque sane e le ricchezze naturali
delle sue terre sono un tesoro inestimabile per tutti, che dobbiamo difendere e
custodire per i nostri figli.
Lei, dall’esperienza del
suo impegno nella lotta contro i cambiamenti climatici, è sensibile al
benessere dell’ambiente. Lei sa che l’unico modo per affrontare i gravi
pericoli per l’ambiente e per la vita consiste in un’azione che considera tutti
gli aspetti della minaccia e della protezione. Poiché noi donne ci riconosciamo
in questo modo di pensare e agire, chiediamo di incontrarla per trovare insieme
una strada per salvare il nostro Lago.
Movimento Donne per il
Lago.
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