Il 9 marzo 2014 il Movimento Donne per il Lago aveva inviato una lettera aperta al Consigliere Regionale Riccardo Valentini chiedendo un incontro "per trovare insieme una strada per salvare il nostro Lago".
Lunedì 7 Aprile
si è svolto l’incontro tra le portavoci del Movimento Donne per il Lago (MDL)
e il Consigliere Regionale Riccardo Valentini. All’incontro era presente anche
Daniele Camilli, della segreteria provinciale del consigliere. MDL era
rappresentato da Angela Ricci, Catherine Bardinet, Francesca Ferri e Katia
Maurelli.
Pubblichiamo qui il report di questo incontro:
Al consigliere
abbiamo narrato lo stato di profonda preoccupazione delle Donne per lo stato di
salute del Lago di Bolsena, per il generale stato di abbandono del nostro
territorio rispetto alla salvaguardia ed alla valorizzazione del suo patrimonio
ambientale, a fronte di tante parole spese dagli uomini della politica sul
valore delle nostre terre. Si è denunciata la minaccia che grava sulle terre
attorno al lago da parte di speculatori e sfruttatori di risorse (Geotermia
industriale, parchi eolici e solari di grande estensione). Si è riferito della
lunga battaglia condotta per il ripristino dell’anello fognario, che allo stato
attuale ha prodotto solo carta e promesse non mantenute. Abbiamo espresso il
desiderio di una nuova politica agricola di conversione al biologico e di uno
sviluppo verso un turismo responsabile, che garantiscano alta qualità della
vita per tutte e tutti.
Il Consigliere
Valentini ha affrontato i singoli argomenti, esprimendo piena comprensione ed
in generale una adesione alle istanze del MDL, rispondendo nel seguente modo:
1) I tempi
della politica sono lentissimi, e lasciano costernato una persona che come lui
giunge alla politica dalla dimensione della ricerca applicata; la lentezza
burocratica spiega il fatto che ancora non siano disponibili i soldi stanziati
per l’ammodernamento dell’anello fognario. Nel corso di Aprile saranno
istallate le nuove pompe che la Regione Lazio ha acquistato direttamente
(evitando di girare fondi al Cobalb) per un importo di euro 60.000. Un
intervento simile era stato fatto nell’agosto del 2013. Quest’anno hanno voluto
anticipare i tempi di riparazione rispetto alla stagione estiva. Dobbiamo
considerarlo un buon risultato. La Regione Lazio sta varando la normativa
derivante dal Piano di gestione dello ZPS (Zona a Protezione Speciale), ma su
questo punto Valentini si è dimostrato evasivo, o comunque non informato.
Abbiamo fatto la richiesta di inserire un tecnico rappresentante dei Comitati
Cittadini, e comunque siamo pronte a presentare le nostre valutazioni sul nuovo
regolamento entro 90 giorni dalla sua pubblicazione, come previsto dalla legge.
2) La nuova
legge regionale sull’acqua pubblica (che per prima in Italia accoglie i
risultati referendari sull’acqua bene comune) rimette in discussione l’intero
sistema delle società di gestione, ed il dibattito è in corso fra i politici e
chi aspira a lottizzare nuovamente l’acqua potabile (anche se la nuova legge
crea forti impedimenti alla lottizzazione, giacché stabilisce che la gestione
dell’acqua potabile non deve produrre utili). Valentini si è dichiarato
favorevole all’idea di un organismo pubblico di gestione dell’acqua pubblica e
dell’anello fognario del Lago, creato sulla base di un azionariato cittadino, e
vincolato da un serio meccanismo di verifica e controllo. I tempi di
definizione del nuovo ente di gestione prevedono 90 gg. Resta evidente che
tutto si gioca sulla scacchiera politica, dove c’è chi spinge per una mega
gestione unica regionale, e a favore di tale soluzione Valentini ha
sottolineato che questo garantirebbe una disponibilità maggiore di denaro
proveniente dalle bollette di tutta la regione per mantenere l’anello fognario
del Lago in buono stato.
3) Questione
Arsenico: ad oggi sono stati istallati 20 dearsenificatori nei comuni con tasso
alto di arsenico; entro dicembre 2014 sarà completata l’istallazione di
dearsenificatori anche nei comuni con tasso di arsenico tra 10 e 20mg (i comuni
del nostro territorio). Ma il grande problema dei dearsenificatori è il costo
di ricambio dei filtri che non potrà essere garantito da fondi regionali.
Resta di vitale
importanza realizzare dei sistemi di miscelazione con acque prive di arsenico;
a tal fine la regione sta ovviando in vari modi e per il nostro territorio si
punta ad utilizzare le acque del Lago, dunque si fa stringente la necessità di
innalzare il livello di qualità delle sue acque.
4) Gestione del
livello delle acque del Lago. Senza dilungarci sulla questione, diciamo che a
fronte di una proposta di sistema elettronico avanzata da Valentini, le donne
del MDL hanno espresso il desiderio che il controllo del livello del lago
continui ad essere fatto da un essere umano che vive sul lago, e vede e ascolta
chi vive sul lago piuttosto che da una centralina elettronica gestita a
distanza. E soprattutto che prima di ogni spesa ulteriore, si provveda a
svitare la palina di misurazione ed a riposizionarla eliminando l’attuale
errore di cm 25 che falsa ogni valutazione!!!
5) Agricoltura:
il Consigliere Valentini è particolarmente sensibile ad una conversione
dell’agricoltura al biologico, anche per sua specifica competenza professionale
(vedi sul suo profilo fb report su Cambiamenti climatici e agricoltura). Si è
espresso unanime disappunto per la quantità di diserbo che in questi giorni si
è riversato sul territorio della Tuscia, anche a pochi metri dal lago. E’
urgente avviare un progetto generale di conversione ad un’agricoltura
rispettosa dell’ecosistema, giacché le pratiche agricole basate su diserbanti,
anticrittogamici e fertilizzanti chimici hanno già distrutto il Lago di Vico e
sono stati individuati come concausa principale dell’inquinamento del Lago di
Bolsena. Abbiamo sollecitato un intervento di sensibilizzazione degli
imprenditori agricoli e di valorizzazione e diffusione delle buone pratiche di
vita in generale ed agricole in particolare. Abbiamo espresso forti dubbi sul
sistema delle Certificazioni biologiche in agricoltura che hanno raggiunto
costi insostenibili e dunque disincentivano gli agricoltori; e Valentini ha
auspicato che tali certificazioni possano un giorno essere rilasciate da ente
pubblico regionale o ministeriale, tenendo conto che negli uffici pubblici
lavorano figure professionali adeguate a tal fine.
In conclusione,
siamo state sollecitate ad avviare un percorso comune con le istituzioni per
sostenere azioni di miglioramento delle politiche ambientali sul territorio, e
per ulteriori decisioni è necessario che MDL si riunisca di nuovo. E’
necessario fissare i nostri obiettivi politici, valutare le nostre risorse
creative, misurare la disponibilità delle singole ad eventuali impegni per la
collettività, stabilire eventuali condizioni ad eventuali collaborazioni… a
buon intenditrice, poche parole!!!
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