L’Isola Bisentina è in
vendita? Recentemente sono apparse voci circa la vendita dell’Isola e
dell’interessamento di ricchi privati italiani o imprenditori stranieri -
arabi, russi, americani … - pronti a comprarla. Sembra che adesso un fondo
immobiliare chiuso sia concretamente interessato all’acquisto.
Non sappiamo a che punto
sia la trattativa, ma abbiamo notato elicotteri che atterranno sull'Isola e un via vai di geometri, evidentemente
autorizzati dalla proprietaria all’accesso, che eseguono rilievi degli immobili
esistenti sull’isola. L’Ufficio Tecnico del Comune di Capodimonte, nella cui sfera di competenza
l’Isola ricade, ha dichiarato che non è stato contattato da nessun
possibile acquirente.
Già nel mese di
dicembre, alcune associazioni ambientaliste che tutelano il lago hanno proposto
l’acquisto al Fondo Ambiente Italiano (FAI), che ha subito dichiarato il suo
vivo interesse. Infatti, l’acquisto dell’Isola da parte del FAI sembrerebbe
un’ottima soluzione per garantire la tutela dell’interesse comune e il rispetto
delle norme stringenti di tutela dell’Isola come patrimonio culturale e
naturalistico dell’umanità.
Senza dubbio, dà più
garanzie in questo senso una fondazione che si prefigge come scopo costitutivo
la tutela del patrimonio ambientale nell’interesse collettivo, anziché un
acquirente che agisce a proprio esclusivo vantaggio personale. Ricordiamo
anche, che nel passato Donna Giulia Maria Crespi, fondatrice ed ex-presidente
del FAI, assieme al Principe Giovanni del Drago è stata decisiva per salvare il
Lago dal disastroso “Progetto
Angelini”.
Le norme di tutela si
esprimono in multipli vincoli - archeologici, architettonici, paesaggistici, di
smaltimento dei reflui, ecc. – che in principio non lasciano spazio a interventi
che modificano il patrimonio architettonico e naturalistico, ed esigono in più
dal proprietario misure di tutela e ripristino.
Sul rispetto di questi
vincoli vigilano enti pubblici: soprintendenze, comuni, provincia, regione. Ma
non possiamo negare la nostra preoccupazione che grossi interessi privati, con
grandi capacità finanziarie, possano far pressione affinché taluni di questi
vincoli di tutela vengano "alleggeriti".
Altre possibili
soluzioni? L’interessamento di altre fondazioni, la creazione di una fondazione
ad hoc, un gruppo di acquisto dell’immobile, o collaborazioni “miste” tra
fondazioni, privati e enti pubblici. Si conta soprattutto nel sostegno degli
enti pubblici, passivi finora, nel trovare una soluzione per la conservazione
dell’Isola Bisentina come Bene Comune, e per permettere la sua fruizione dalla
parte e per il bene della popolazione. Come cittadini speriamo anche di poter
di nuovo usufruire dell’Isola quale centro culturale e ambientale – cuore e
simbolo del Lago di Bolsena –, e non ultimo come polo di attrazione per i
turisti di tutto il mondo, e quindi occasione unica per l’economia locale.
Figura centrale della
vicenda è il sindaco di Capodimonte e la sua amministrazione, perciò vorremmo
chiedere al sindaco:
- di rendersi dalla
proprietaria dell’Isola per un colloquio, accompagnato da un rappresentante
della cittadinanza, per informarsi e per fare presente l'interesse per un
acquisto;
- di esplorare, in tutta trasparenza, tutte le
possibilità per il comune di esercitare il suo diritto di prelazione;
- di chiedere che la
proprietaria prima di una vendita adempia al suo obbligo di tutela e ripristino
del patrimonio architettonico.
Le associazioni
ambientaliste sono pronte a mettere le loro competenze e il loro entusiastico
impegno per questo fine, augurandosi che altri si aggiungano. Comunque, anche
nel caso di una vendita a privati, vigileranno energeticamente sulla stretta
osservazione della normativa.
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