Ancora un anno molto duro per il Lago, il 2017. Però, con
alcuni segnali positivi negli ultimi mesi e giorni.
Abbiamo assistito al crollo quasi totale del sistema
fognario circumlacuale, con continui sversamenti da varie stazioni di pompaggio,
nel Lago, nel fiume Marta e nei fossi. Il depuratore è rimasto privo di ogni
funzionalità. A questo si aggiunge la completa immobilità dei comuni di fronte
alle carenze delle loro reti fognarie comunali, malgrado il fatto che durante
la riunione in Prefettura il 28 marzo era stato deciso di richiamare i sindaci alle proprie responsabilità.
Però, a due anni dallo stanziamento di fondi per il
ripristino del sistema fognario circumlacuale, sembra che i lavori possano
iniziare: il direttore del COBALB prevede che a cominciare dalla metà di gennaio
le stazioni di pompaggio saranno ripristinate e rinnovate, e l’anello sarà di
nuovo funzionante entro aprile. Seguirà la riparazione del depuratore.
Rimangono comunque molte perplessità: sulla qualità dei
lavori e del materiale (pompe non di prima scelta) utilizzato, sul fatto che
non è prevista nessuna verifica della tenuta del sistema: attualmente al
depuratore arriva molto meno del volume di acque nere previsto, meno di un
decimo …
tutte le acque nere raccolte dall'anello scaricate nel Marta |
Perplessità anche per il futuro: tutti i comuni hanno
votato "l'estinzione del contratto di servizio con COBALB SpA e il conferimento a Talete SpA delle infrastrutture idriche". In teoria questo passo dovrebbe
liberare la via perché Talete, come previsto dalla legge, potesse prendere in
mano la gestione delle acque reflue. Ma sarà così? Talete si occuperà della
manutenzione onerosa del sistema? Del debito accumulato dal COBALB?
Intanto, la qualità globale delle acque del Lago non è
più “buona” come ancora alcuni anni fa, ma solo “sufficiente”, in continuo peggioramento.
La balneabilità è la peggiore dei laghi laziali.
Sul fronte della geotermia, l’assalto al territorio da
parte di varie imprese ha continuato per tutto l’anno: avanzano i progetti a Farnese-Ischia
di Castro, a Caprarola e Latera. Tuttavia, cittadinanza e amministrazioni si
dimostrano unite nel loro NO alla geotermia attorno al Lago: anche i due
candidati alla presidenza della Provincia si sono impegnati in
difesa dell’ambiente. Pietro Nocchi, divenuto presidente, è di parola e
organizza un primo convegno, sabato 13 presso la Provincia, sul tema della
geotermia.
Poi il 22 dicembre, a sorpresa, il Consiglio dei Ministri mette la parola fine sul progetto di impianto pilota geotermico denominato
“Torre Alfina” presentato dalla ITW&LKW Geotermia Italia. Anche se le
motivazioni non sono basate su una valutazione d’incompatibilità
di un tale impianto con il nostro territorio, essendo piuttosto legate a una
particolare costellazione giuridica, almeno in parte questo diniego dà
riscontro all’energica resistenza della cittadinanza: uniti si vince!
Questa cittadinanza, con il sostegno essenziale degli europarlamentari
Eleonora Evi e Dario Tamburrano (M5S), si è rivolta di nuovo all’Unione
Europea, con una seconda audizione della petizione “Salvalago”. Piero Bruni è
stato accolto calorosamente e ascoltato con attenzione a Bruxelles; anche in Europa
però i tempi sono lunghi e le procedure lente. In ogni caso, si è aperto un
dialogo con la Commissione Ambiente dell’UE che ha dovuto prendere atto del
fatto che la qualità del Lago è scesa a “sufficiente”– dettaglio che lo Stato
Italiano si era dimenticato di notificare – e sta prendendo i dovuti
provvedimenti.
Nel 2017 si è rafforzata la cittadinanza attiva assieme alle sue
azioni in sostegno del Lago: a cominciare dalle Giornate dell’Ambiente d’inizio
giugno, che hanno riunito una ventina di associazioni e comitati impegnati, poi
con i vari comitati che si sono formati nella lotta contro la geotermia (a Latera,
Ischia, Farnese, Canino) e, ancora, con il grande programma di educazione
ambientale “Conoscere il Lago di Bolsena”, che coinvolge tutte le scuole medie
del comprensorio e 800 studenti …
Movimento in sostegno del Lago anche sul fronte
giuridico: Il M5S Montefiascone ha presentato un esposto alla Procura,
denunciando i continui sversamenti di grandi quantità di acque fognarie dal
collettore fognario, tra cui quelli nel fiume Marta. Inoltre, la Procura sta
indagando sul “porto” di Marta, opera realizzata “in somma urgenza” , come tante
altre (un "collaudato sistema criminale") finite nel mirino della magistratura. Tra i protagonisti dell’iter
autorizzativo di questa opera sfortunata, ci sono vari
personaggi indagati o condannati per simili reati, alcuni coinvolti
nell’indagine “Vox Populi” di Acquapendente.
Quale augurio per il Nuovo Anno?
Cittadini informati e impegnati, amministratori
responsabili e illuminati, l’Europa che sostiene il Lago, e una botta di
tramontana che lo ossigena fino al fondo!
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