Immaginiamo uno specchio
d'acqua dolce di 113 km2, circondato da colline boscose, rive verdeggianti,
pascoli, uliveti, coltivi. A specchiarsi sulle acque paesi antichi, campanili,
palazzi e torri: è il Lago di Bolsena, omphalos del Centro Italia, il più
grande lago vulcanico d'Europa.
Un incanto che rischia di
spezzarsi e trasformarsi in palude d'acqua morta a causa di inettitudine
cronica di chi governa e di pessimi progetti di chi arriva da lontano, né mai
ci vivrà. Monocoltura intensiva di nocciole, pessima gestione dell'anello
fognario, centrali geotermiche... un assalto programmato su un territorio di
comunità assai miti: né lotte contadine, né Resistenza segnano la storia
dell'Alta Tuscia. E gli speculatori sembra che lo sappiano. Pescatori,
contadini, ortolani, che nel tempo si sono trasformati in albergatori,
ristoratori, per accogliere un turismo internazionale che apprezza il Lago di
Bolsena per soggiorni a contatto con la natura, con la storia, con una ruralità
ancora genuina.
Nel corso degli ultimi anni, a
fronte di un crescente degrado, la cittadinanza si è attivata per preservare il
territorio, grazie all'azione costante di informazione attuata da associazioni
locali di tutela ambientale. Dall'inizio del 2018 le associazioni hanno
finalmente raccolto il consenso delle amministrazioni locali e si è creata una
rete di resistenza. Decine di assemblee pubbliche, spesso volute dagli stessi
sindaci dei paesi lacuali, hanno espresso contrarietà alle decisioni del
Governo e della Regione, decisioni prese come se in questo territorio non ci
vivesse nessuno.
Nasce così il progettoAbbraccio del Lago, che avrà luogo sabato 19 ottobre 2019 tra le 16.00 e le
19.00, quando migliaia di persone si recheranno su tutte le sponde calpestabili
del lago, per rendere omaggio all'incanto del Lago di Bolsena. Le parole
d'ordine dell'Abbraccio sono: Biodiversità, Tutela del paesaggio, Acqua Bene
Comune, Autoproduzione energetica, Sovranità alimentare. Il Lago è stato
suddiviso in 4 settori, collegati ai 4 elementi: Aria Acqua Fuoco e Terra (la
locandina indica la suddivisione). Invitiamo tutti a partecipare, raggiungendo
le sponde del lago, per prenderci per mano, fronte alle splendide acque di
questa grande riserva di acqua potabile, luogo di vita per decine di specie
animali, custode della memoria di una lunghissima storia naturale e umana.
Katia Maurelli vice presidente Ass. La Porticella
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