mercoledì 4 giugno 2014

Punti interrogativi: pontili, sversamenti …



Dalla cittadinanza ci giungono varie segnalazioni che comunichiamo, con la richiesta alle amministrazioni e alle realtà associative locali di fare chiarezza sulla legittimità delle costruzioni e sulle fonti d’inquinamento.

Discussioni accese a Capodimonte a proposito di una nuova costruzione sul Lungolago, definita dal cartellone informativo “Pontile”. Realizzata sul suolo pubblico, blocca il passaggio sulla spiaggia e potrebbe sembrare, all’occhio ingenuo, una terrazza aumentando la superficie commerciale del ristorante retrostante. Una ricerca di documenti relativi all’opera sul sito del Comune (la legge sulla trasparenza esige la pubblicazione di tutti gli atti e relazioni tecniche) non dà nessun risultato.
"Pontile" in costruzione

Infatti, secondo i dizionari con il termine “pontile” s’intende

- struttura portuale in muratura, legno o ferro, simile a un ponte, che si protende verso il mare o il lago consentendo l'attracco di imbarcazioni e l'imbarco e lo sbarco di merci e passeggeri,
- oppure specie di balconata con due scalinate, da cui si leggeva il Vangelo, tipica delle chiese gotiche.


Pontile sul Lago in una cartolina anni '60

Fa dubitare il cittadino anche il fatto, che i lavori visibili hanno avuto inizio esattamente all’indomani delle elezioni comunali che hanno confermato l’amministrazione uscente, a tutt’evidenza favorevole all’opera. Opera che sottrae il suolo pubblico alla popolazione e costituisce perlopiù un precedente pericoloso - fra poco vedremo nascere tali “pontili” su tutto il Lungolago fino a coprirlo completamente? La libera spiaggia è destinata a rimanere soltanto un lontano ricordo?
 

sversamento in località Guadetto, Bolsena
A Bolsena invece, dove la cittadinanza sta completando il censimento degli scarichi abusivi sul Lungolago (ma non sarebbe questo compito dell’amministrazione comunale?), il 22 maggio ore 12:30 è stato rilevato un versamento al lago di liquami dal canale sito in zona Guadetto. Purtroppo, le autorità, che facilmente avrebbero potuto risalire alla fonte d’inquinamento, non sono state chiamate subito. Forse non si tratta di un problema isolato: i campioni per l’analisi dello stato igienico-sanitario delle acque, prelevate dall’ARPA nel punto di rilevamento più vicino (punto 1 - Le Naiadi, a una distanza di un centinaio di metri, la frequenza di prelevamento è di uno al mese), nel mese di aprile hanno mostrato una presenza importante di batteri – con 960 n°/100ml di escherichia coli solo di poco sotto il limite di legge.  


sversamento in località Guadetto, Bolsena



7 commenti:

  1. Ma che cosa scrivete?! In quei giorni si stava facendo la pulizia del fosso. Quella altro non è che acqua fangosa. Ma come fate a mettere in giro queste c...e megagalattiche!!! Questo non è un gioco!

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    1. Grazie dell'informazione! Abbiamo ricevuto una segnalazione, e abbiamo chiesto di contribuire a fare chiarezza: non c'è nessun bisogno di ridicolizzare questa richiesta. Visto che è ben informato: Potrebbe comunicarci in che cosa consiste esattamente la pulizia del fosso, con quali mezzi e autorizzazioni ci si è proceduto, e se ci sono informazioni e monitoraggi sull'inquinamento necessariamente legato alla pulizia?

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    2. la pulizia del fosso? col tubo? ci spieghi meglio, e ci spieghi anche come mai il consiglio comunale non ha mai fornito risposte adeguate all'interrogazione posta da consigliere di minoranza in merito ad una decina di sversamenti anomali sul comune di Bolsena. Tutte pulizie di fosso e megagaglittiche cose?

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  2. Si ma voi parlate di "sversamento" e scrivete come se quella nella foto fosse chissà cosa. Ma prima di scrivere "cose" informatevi bene (non costa nulla, anzi, è una prassi che fa parte della buona informazione).

    Le cose che scrivete potenzialmente possono essere lette da turisti interessati a Bolsena ed al nostro terrtorio, e di certo con questa cattiva informazione non fate un buon servizio.

    I lavori comunque sono stati fatti dal Val di Paglia, che come al solito tiene la pulizia e la sicurezza dei nostri fossati.

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  3. A nostro parere si tratta sempre di sversamento di sostanze estranee nel Lago, che sia intenzionalmente o no. Questa immissione dev'essere controllata e monitorata, e per precauzione accompagnata di divieto di balneazione (visto soprattutto che stiamo a inizio stagione e in vicinanza di stabilimenti balneari). Potrebbe gentilmente informarci sui risultati del monitoraggio, oppure eventualmente fornirci un contatto con i tecnici incaricati del monitoraggio?

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  4. Ma quali sostanze estranee? I fossi scorrono tutto l'inverno e anche l'estate. Sono sostanze estranee?
    Ma di quale monitoraggio parlate? Dei lavori dovete contattare il consorzio di bonifica Val di Paglia

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  5. È ben conosciuto che, a parte irregolarità nel funzionamento del sistema fognario, i fossi sono una delle fonti più importanti d’inquinamento, sia trofico, sia sanitario e chimico del Lago. Infatti, l’ARPA, partendo dall’ipotesi di un sistema fognario funzionante, colloca la maggior parte dei punti di prelievo alla foce dei diversi fossi. Inoltre, implicitamente riconoscendo questo fatto, dispone che non si proceda al campionamento nei tre giorni successivi a una forte precipitazione (in maniera del tutto illogico non dispone un divieto di balneazione automatico in questo periodo). L’inquinamento dell’acqua nei fossi deriva da varie fonti – dilavamento agricolo, dilavamento da terreni e vie urbane, scarichi abusivi e altro - ed è, come detto prima, di carattere trofico (sostanze nutrienti), sanitario (batteri vari) e chimico. Soprattutto nei mesi più asciutti buona parte delle sostanze inquinanti si deposita nei fanghi. Lo spurgo dei fossi apporta queste sostanze nel Lago, esattamente come una forte pioggia. Sarebbe quindi buona pratica, specialmente durante la stagione balneare, di non procedere allo spurgo, e comunque di monitorare l’inquinamento e di tutelare popolazione e turisti con divieti temporanei di balneazione, e Le saremmo grati se potesse intervenire in questo senso.

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