Un
Lago in Pericolo
C’è un consenso generale che il Lago di Bolsena è in pericolo: si osserva un suo continuo e progressivo degrado e l’inizio del processo di eutrofizzazione.
C’è un consenso generale che il Lago di Bolsena è in pericolo: si osserva un suo continuo e progressivo degrado e l’inizio del processo di eutrofizzazione.
C’è consenso generale anche sul fatto che è urgente prendere misure per salvare il lago, in tutti i settori:
- nella raccolta e nel trattamento delle acque reflue,
- con la riduzione dell’apporto di inquinanti dall’agricoltura,
- riducendo l’effetto dell’urbanizzazione e dell’antropizzazione del territorio,
- con la gestione ecosostenibile di tutti i settori della vita comune e privata, tra cui
- l’ecosostenibilità nei trasporti e nel turismo.
Priorità è dunque garantire la piena tutela del Lago, di questa immensa risorsa ambientale, storica e paesaggistica. “Dobbiamo lasciare ai nostri nipoti ciò che abbiamo avuto in eredità dai nostri nonni”.
Effetti nocivi della motonautica
C’è consenso generale anche sul fatto che la navigazione con motore a combustione inquina il Lago e deteriora il suo ecosistema, poiché:
- una parte del carburante consumato è rilasciato nell’acqua - fino al 30% per motori a 2 tempi (in estinzione), molto meno per motori a 4 tempi e di modesta cilindrata;
- molte barche turistiche (di ogni tipo) scaricano le acque nere (spesso arricchite di prodotti chimici) nel Lago;
- le aree di sosta delle barche con motore a combustione sono fonte di forte inquinamento, che irradiano sulle zone limitrofe e su tutto il Lago;
- le barche con motore a combustione causano inquinamento acustico;
- con ogni passaggio veloce di un motoscafo in acque basse, una parte del fosforo sul fondo viene rimesso in sospensione ed è disponibile come nutriente;
- il passaggio veloce di barche in acque basse e vicino alle rive causa turbolenze che distruggono o disturbano flora e fauna;
- le barche a motore facilitano l’accesso a zone protette dalla riva, con un degrado conseguente di flora e fauna;
- le sostanze antivegetative usate per proteggere le carene delle barche (di ogni tipo) inquinano le acque.
Possibili rimedi
C’è infine consenso generale che occorre porre rimedio a questi effetti dannosi. Si distinguono due modalità:
1 - divieto della navigazione con motori a combustione (eccezioni per uso professionale):
Soluzione scelta in molti laghi in Italia e nel mondo, tra cui negli laghi di dimensioni medio-grandi dell’Italia centrale (Vico, Bracciano, Trasimeno), nella parte settentrionale del Lago di Garda, in una grande parte dei laghi in Austria, Svizzera, Francia e Germania. Sono ammesse barche con motori elettrici.
Soluzione efficace e semplice da applicare, poiché il controllo è facile.
2 - regolamento della navigazione per limitare gli effetti nocivi:
Soluzione proponibile soltanto se accompagnata da una sorveglianza efficace e dettagliata.
Lago di Bolsena
Per il Lago di Bolsena esiste un approfondito studio scientifico degli massimi esperti dell’ecosistema del Lago di Bolsena. Le proposte per la salvaguardia del Lago sono riassunte in Misure di Gestione, che contemplano “tutti fattori che incidono sulla conservazione e l’eventuale ripristino dell’Habitat”. Queste misure sono state adottate dalla Provincia di Viterbo 8 anni fa: sono la base scientifica per tutte le decisioni che riguardano l’ambiente del comprensorio.
Per la
navigazione, lo studio definisce questi interventi:
- “numero chiuso” delle barche (riduzione a
mille come primo passo);- limitazioni a motori a quattro tempi della potenza massima di 40 HP;
- per l’Isola Bisentina, divieto per la navigazione per tutte le imbarcazioni per una distanza di circa 100 metri dalle pareti rocciose;
- utilizzo di un mezzo di ancoraggio per le soste brevi, che non “strappi” la vegetazione.
Questi interventi
si devono aggiungere alle misure già stabilite in precedenza dalla Provincia (e
tuttora in vigore), e in particolare:
- velocità massima per tutte le barche di 25
nodi; - divieto i natanti a motore del tipo “moto d’acqua” o “acquascooters”;
- nell’intero perimetro del lago una fascia di protezione di m 150 dalla battigia, nella quale è vietata la navigazione a motore;
- divieto della navigazione a motore nei mesi da novembre a febbraio.
“L’indotto” – per chi, a quale prezzo?
Quali ragioni per non imboccare una delle due strade indicate (della limitazione o del divieto)? Viene avanzato l’indotto – “… il turismo nautico rappresenta un indotto economico straordinario, seppure non espresso ancora con il pieno potenziale” afferma l’associazione Nautica Martana.
Detto così, senza che venga operata alcuna differenziazione tra barche con motori a combustione e altre barche (a vela anzitutto), questa affermazione riferita al Lago di Bolsena non ha alcuna base seria. Non è possibile stimare a quanto potrebbe ammontare questo indotto, e chi ne potrebbe beneficiare.
Se parliamo di barche con motore a combustione: questa affermazione tiene conto del danno alla risorsa acqua potabile rappresentata dal Lago? Tiene conto del danno all’ecosistema e dei costi di questo degrado per la comunità? Un danno economico diretto, quantificabile, e anche un costo indiretto – poiché si danneggia il turismo ecosostenibile, che rappresenta la vera risorsa - “straordinaria” quella sì – del comprensorio. Basta aprire gli occhi e guardare oltre il campanile, a realtà dinamiche e orientate verso il futuro sostenibile come il Lago di Garda (e in particolare nel Trentino), dove l’accento posto consapevolmente sulla risorsa ecosostenibile – con attività come vela, canottaggio e simili, windsurf, kitesurf, escursionismo a piedi o in bici, tiro on l’arco, ippica, tennis, golf, birdwatching, wellness, turismo spirituale e culturale - ha portato a uno sviluppo enorme del settore.
pista ciclabile sul Lago di Garda |
Quindi?
Esiste una soluzione per la navigazione nel Lago di Bolsena che permette di realizzare allo stesso tempo le due priorità per il suo comprensorio – la tutela del suo ecosistema e lo sviluppo economico del territorio. Questa soluzione è la conversione a una navigazione ecosostenibile.
Questo significa:
- eliminare da
subito barche con motori a combustione a due tempi; - eliminare i posteggi (spesso abusivi) al di fuori dei porti;
- limitare, in un primo passo, il numero delle barche con motore a combustione a mille in tutto il Lago;
- limitare la potenza dei motori a 40 HP;
- applicare con rigore le norme emesse dalla Provincia.
Però:
Poiché per il Lago di Bolsena il controllo efficace delle misure necessarie per limitare i danni da una navigazione con motori a combustione – limite di velocità massima, rispetto delle fasce di protezione - è impossibile (mancano i mezzi e il personale formato per garantire questo controllo), si impone la strada del divieto globale della navigazione con motori a combustione (con diverse eccezioni p. e. per i pescatori, da limitare nel tempo).
Poiché per il Lago di Bolsena il controllo efficace delle misure necessarie per limitare i danni da una navigazione con motori a combustione – limite di velocità massima, rispetto delle fasce di protezione - è impossibile (mancano i mezzi e il personale formato per garantire questo controllo), si impone la strada del divieto globale della navigazione con motori a combustione (con diverse eccezioni p. e. per i pescatori, da limitare nel tempo).
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