Il 10 luglio si è svolta davanti alla Commissione Petizioni del parlamento
europeo, la seconda audizione sulla petizione n. 2191/2013 sull'inquinamento
del lago di Bolsena, presentata da Piero Bruni e Georg Wallner. L’audizione è
stata possibile grazie all’interessamento del gruppo M5S al Parlamento Europeo.
Cecilia Wikström: "che il Lago possa essere tanto pulito quanto bello!" |
Piero Bruni, Presidente dell’associazione Lago di Bolsena, ha ricordato
che, dopo la prima audizione il 5 maggio 2015, la Presidente della Commissione
Petizioni aveva inviato una lettera di sollecito alla regione Lazio chiedendo
azioni concrete per ridurre l’apporto di fosforo al Lago. Nella lettera la
Presidente aveva auspicato “che la
Regione Lazio e le autorità locali adottino un piano efficace che permetta di
preservare l’equilibrio ambientale del lago di Bolsena, riparando e completando
in primis il collettore fognario
circumlacuale attualmente incompleto e disastrato”.
Bruni ha fatto presente che invece nessuna misura per salvaguardare il Lago
è stata realizzata. Dal 2015, la concentrazione di fosforo nelle acque del Lago
è ulteriormente aumentata, la qualità ecologica è diminuita da “buona” a
“sufficiente” e si è rilevato che è in atto un processo di eutrofizzazione.
Ne sono cause il sistema fognario disastrato e incompleto, l’apporto
crescente di fosforo dall’agricoltura (incentivi ai noccioleti) e l’assenza di un piano efficace globale
per la tutela dell’ecosistema del Lago. Bruni ha precisato che la Regione Lazio
ha omesso di adottare il Piano di Gestione (PdG) della Zona Speciale di
Conservazione del Lago di Bolsena elaborato dai massimi esperti dell’ecosistema
del Lago, finanziato dall’UE ed approvato nel 2009 dalla Provincia di Viterbo.
In sostituzione nel 2016 la Regione ha adottato un piano completamente inutile
per ridurre l’arrivo del fosforo. Se il PdG fosse stato adottato nel 2009 il Lago
non sarebbe nelle condizioni in cui si trova attualmente.
Come ultimo punto, Bruni si è soffermato sulla necessità di interdire lo
sfruttamento della geotermia a media e alta entalpia nel bacino idrografico del
Lago, che rischia di inquinare le acque con sostanze tossiche e cancerogene.
Riassumendo, le misure da adottare sono:
Per ridurre l’apporto di fosforo dalle fognature: Riparare e completare il
sistema fognario.
Per ridurre l’arrivo di fosforo dall’agricoltura: Incentivare la volontaria
conversione alla agricoltura biologica e promuovere pratiche agricole
sostenibili.
Per salvaguardare l’ecosistema lacustre: Adottare un piano di gestione
efficace per la Zona Speciale di Conservazione. Aggiornare ed applicare il
Piano di Gestione finanziato dalla UE.
Per evitare l’inquinamento da arsenico del lago e della falda potabile: Inserire il bacino
idrogeologico del lago di Bolsena e le zone limitrofe fra le “zone non idonee
per l’esplotazione geotermica ad elevata entalpia “.
Dopo questa esposizione, la Presidente Cecilia Wikström (del partito
liberale svedese) ha ringraziato costatando che il Lago di Bolsena dovrebbe
diventare tanto pulito quanto è bellissimo da vedere, per il bene di tutti.
A questo punto si è prodotto un caso singolare, senza precedenti: i
rappresentanti della Commissione Europea, che dovrebbero fornire informazioni e
pareri per conto dello Stato Italiano, non si sono presentati alla discussione
senza dare avvertimento o spiegazione.
Dopo un periodo di attesa, la Presidente ha dato la parola ai parlamentari.
Sono intervenuti
Eleonora Evi (M5S) che ha rilevato il fatto grave che la
Commissione Europea non si sia presentata. Ha sottolineato che il Lago di
Bolsena, come Zona Speciale di Conservazione che rientra sia nella direttiva
Habitat sia nella direttiva Uccelli, è un’area che dovrebbe essere
assolutamente tutelata. Visto l’assenza di efficaci misure di conservazione, il
Lago di Bolsena, di un alto valore ecologico, è ben lontano da essere tutelato
e lo Stato Italiano non sta facendo il suo dovere.
Margarete Auken (del partito socialista popolare
danese) che ha dichiarato di trovare scandalosa l’assenza della Commissione che
rappresenterebbe una mancanza di rispetto nei confronti dei suoi obblighi e
della Commissione Petizioni, e che il caso del Lago di Bolsena presenta una
violazione della legislazione europea. Ha chiesto una linea dura nei confronti
della Commissione che da anni rinvia e promette decisioni importanti senza
arrivare a risultati concreti,
Peter Jahr (deputato dell’Unione Cristiano-Democratico (CDU)
tedesca) che chiede di chiarire se ci sia di fronte a violazioni della
legislazione europea, se la commissione abbia intenzione di avviare una
procedura di infrazione, e se ci sia un dialogo con lo stato membro per
trovare soluzioni. Considerando il continuo peggioramento della qualità delle acque,
suppone che ci sia violazione di leggi europei, ciò che bisognerebbe chiarire
rapidamente con uno sforzo comune.
Dario Tamburrano (M5S) mette l’accento sul
rischio che la situazione peggiori ancora e si concentra sui progetti di
centrali geotermiche nel comprensorio, che rappresentano un rischio importante
sia di contaminazione delle acque del Lago da fluidi geotermici venefiche - il
che rappresenterebbe un disastro ambientale, sia di terremoti indotti
dall’attività delle centrali che colpirebbero zone già minacciate dalla loro
sismicità naturale.
La Presidente conclude l’audizione dichiarando che la petizione rimane
aperta in attesa di ulteriori indagini e sviluppi. Chiederà che la Commissione
dia subito una risposta che sarà rapidamente trasmessa al petizionario, e che
si pronunci sull’intenzione di avviare o non una procedura di infrazione.
Sottolinea che si tratta di qualche cosa di gravissimo e garantisce che la
Commissione Petizioni prenderà estremamente sul serio la questione.
Infine esprime tutto il suo rispetto per l’impegno personale del
petizionario e della esposizione scientifica della questione, e che apprezza
moltissimo gli sforzi continui che fa per migliorare la situazione del Lago.
Infine ringrazia infinitamente questo uomo “di una certa età” che ha lavorato
tanto duramente. L’Assemblea si è conclusa con un applauso.
Una ripresa video dell’audizione è accessibile qui. Tutti i documenti – un
riassunto e documenti di approfondimento - trasmessi alla Commissione possono
essere visionati sul sito bolsenaforum.
E' un primo passo.
RispondiEliminaCerto, il fatto grave è che la Commissione Europea non si sia presentata.
Ci fa capire con cosa abbiamo a che fare : l'indifferenza.
Oppure, peggio, l'indifferenza interessata.
Cioè, forse esistono lobby che anno spinto affinché la Commissione ignorasse l'evento.
Del reto se hanno piazzato loro rappresentanti nella commissione ambiente ed in snodi strategici decisionali sui temi ambiente in Italia....
Speriamo che i ns rappresentanti, si battano con vigore e convinzione.
Sandro Piccirilli ( M5S - Bolsena - VT / RM )