Il 24 maggio è avvenuto
un incontro presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per decidere le
sorti dell’impianto geotermico di Castel Giorgio in Umbria. Dal verbale risulta
che i sindaci convocati erano tutti presenti mentre la Regione Lazio non si era
presentata, malgrado fosse stata convocata e informata che potrebbe subire gravi conseguenze
dall’esercizio della centrale.
Lago di Bolsena visto dal territorio di Castel Giorgio
Il precedente governo a
guida PD sosteneva la geotermia a livello nazionale. Il PD non è più al
governo, ma dello stesso partito sono rimasti i Presidenti delle Regioni Lazio
e dell’Umbria che ancora seguono l’onda lunga della vecchia direttiva governativa
favorevole alla geotermia a livello nazionale.
Dal verbale della
riunione del 24 maggio risulta che la Presidente della Regione Umbria Marini
vorrebbe approvare l’impianto, ma non lo fa perché tutti i sindaci convocati
sono contrari. Tuttavia durante una riunione informale avvenuta l’11 giugno
presso il comune di Castel Giorgio, la Presidente Marini, pressata dai
presenti, ha assicurato che si esprimerà decisamente contro la centrale
geotermica.Il Presidente Zingaretti, che era stato esaurientemente informato dal Presidente della Provincia di Viterbo Nocchi sui rischi d’inquinamento da arsenico dell’acquifero del Lago di Bolsena, ritiene che il problema non sia di sua competenza perché l’impianto si trova in altra regione (gesto di cortesia fra presidenti?).
Uno sguardo alla mappa ci insegna che questo è parere opinabile: infatti, le strutture in superficie dell’impianto si trovano effettivamente in Umbria, ma proprio sul confine idrogeologico del Lago di Bolsena.
I pozzi di produzione
sono diretti verso il quadrante nord, ma data la vicinanza del confine
regionale è molto probabile che il fondo di alcuni dei pozzi deviati si trovi nel Lazio.
La piazzola dei pozzi di
reiniezione si trova in Umbria, ma interamente nel bacino idrogeologico del
Lago di Bolsena. Il tracciato dei pozzi deviati è diretto verso sud e il loro fondo si trova nel Lazio secondo le indicazioni della ditta proponente. Data la presenza di innumerevoli
faglie è molto probabile la risalita di fluido geotermico cancerogeno verso la
falda superficiale dalla quale viene attinta acqua per uso potabile. Il
deflusso è diretto verso il Lago.
In sintesi, il fluido
geotermico prelevato in Umbria da sotto il bacino del Tevere viene riversato
sotto il bacino del Lago di Bolsena.
È evidente che la Regione
Lazio dovrebbe essere presente e farsi sentire. Non presentandosi lascia soli i
propri sindaci e omette di proteggere i suoi cittadini.
Neanche sull’Assessore
all’Ambiente Onorati si può contare perché segue le direttive del proprio
Presidente. Invece la Commissione Ambiente, presieduta dal M5S Novelli che ha
come Vicepresidenti Cartaginesi (FI) e Ognibene (LeU) avrebbe i necessari
titoli per far sentire la propria voce al Presidente Zingaretti. In particolare
LeU che fa parte della Giunta.
La riunione del 24 maggio
si è conclusa rinviando ogni decisione a due ulteriori riunioni di cui la prima
è fissata per il 22 giugno.
Le tre riunioni sono prescritte
dalla legge e "finalizzate al raggiungimento dell'intesa, attraverso la
formulazione di specifiche indicazioni
necessarie alla individuazione di una soluzione condivisa, anche volta a
modificare il progetto originario, motivando un’eventuale decisione in
contrasto con il motivato assenso”.
A questo fine, durante la
prossima riunione sarà raccolta la documentazione presentata dalle varie parti
in causa. L’oggetto degli incontri al Ministero non è quello di discutere fra
geotermia SI o geotermia NO a livello nazionale, ma quello di valutare
localmente se l’impianto di Castel Giorgio è compatibile o meno con le esigenze
e la sicurezza del territorio.
Per quanto riguarda il
pericolo per l’acquifero del Lago di Bolsena, le motivazioni tecniche a tutela
della parte laziale sono descritte in una relazione tecnica già resa
disponibile ai sindaci e alla linea gerarchica regionale relativa alla tutela
ambientale. Se il Presidente Zingaretti vuole la geotermia a Castel Giorgio, che motivi esplicitamente la sua decisione in maniera che tutti lo sappiano in modo
trasparente.
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