domenica 16 settembre 2012

World Carp Classic 2012


L’evento “World Carp Classic 2012” che si è svolto al Lago di Bolsena nei primi giorni di settembre, ha provocato commenti, critiche e polemiche. Tentiamo di chiarire alcuni punti circa gli eventuali danni provocati dal carp-fishing.

Il carp-fishing è una delle tante attività che possono, in certe circostanze, creare problemi al lago, soprattutto per 4 ragioni;

1) inquinamento del lago (aumento della trofia) a seguito di una massiccia pasturazione (lancio di esche per attirare i pesci e per abituarli al luogo di cattura) con numerosi materiali (preparati di cereali e legumi (tra cui i “tiger-nuts”));

2) con questa pesca si favorisce la presenza di specie alloctone:

- di diverse specie di carpe esotiche, una delle quali (Amur o carpa erbivora) è particolarmente pericolosa perché letteralmente "divora" le piante acquatiche - nel Lago Albano sembra abbia devastato tutti i popolamenti esistenti, distruggendo quindi un habitat importantissimo per l'intero ecosistema lacustre;

- di certe piante acquatiche infestanti, p. e. lo zigolo dolce (chufa, “tiger-nut”). In più, esche di chufa preparate male sono dannose per i pesci.

3) la realizzazione delle "piazzole" per il carp-fishing ha comportato in diverse occasioni il taglio del canneto già troppo danneggiato.

4) la presenza costante in acqua di pescatori è comunque fonte di disturbo per la fauna selvatica. Un disturbo in più che fino a qualche anno fa non c'era (cui si aggiunge l’eventuale danno causato da un comportamento irregolare di alcuni partecipanti – rifiuti, disturbi vari ...).

Certo, il carp-fishing è un fenomeno inarrestabile a causa del notevole vantaggio economico per i Comuni. Basterebbe rendersi conto che una gestione sostenibile di quest’attività, e in generale di tutta la problematica ambientale dell’ecosistema del Lago, sarebbe un valore aggiunto importante, anche economico, per la nostra zona.

In questo senso, sarebbe da criticare particolarmente il regolamento del World Carp Classic 2012 al Lago di Bolsena, che esplicitamente esclude ogni provvedimento limitante per la pasturazione e le esche (a parte il divieto di esche vive), ignorando i suggerimenti vincolanti espressi nello studio scientifico “Misure di Conservazione della ZPS/SIC “Lago di Bolsena – Isole Bisentina e Martana”; provvedimenti limitanti simili sono in vigore in molti laghi nel mondo, fino al divieto totale della pasturazione e di certe esche.

Consigliabile quindi un buon regolamento, un efficace controllo delle regole e una campagna d’informazione funzionale e aperta per i pescatori e la popolazione.

 

5 commenti:

  1. Sulla pagina facebook del Comune di Montefiascone Tristano Magnani ha commentato il nostro post:
    Lungi da me il mettere in discussione una fonte attendibile e autorevole come l'Osservatorio Lago Di Bolsena..non sono certo laureato in biologia et simili ma vorrei indirettamente da questa pagina aver lumi sui 4 punti che son stati qui sopra elencati: 1) Da una mia piccola ricerca nel web non ho trovato nessun caso eclatante in Europa di aumento della trofia ( ipertrofia ) riscontrabile nella fauna ittica di un bacino naturale come Bolsena. E' un fenomeno che a volte si riscontra in piscicoltura effettuata in allevamento ( quindi in vasche private di medio piccole dimensioni ) ove si tende per fini commerciali a massimalizzare la crescita del pesce che poi viene immesso nella distribuzione alimentare. Che questo possa esser dovuto al carpfishing modestamente mi sembra un po' "forzato" ; 2) Di specie ittiche aloctone ( cioè non presenti originariamente in un bacino naturale ) Bolsena ne è piena è vero, ma non di amur ( o carpa erbivora ) ma di black bass ( "boccalone" ) ed anche in questo caso additarne il carpfishing come causa mi sembra un po' "osè". Riguardo la chufa o tiger nut è vero che a volte nel carpfishing viene usata, ma è essicata e poi bollita quindi, e correggetemi se sbaglio, impossibilitata alla germogliazione ed al malessere del pesce. Se poi si calcola che la chufa è un tubero prettamente terrestre e nn acquatico non riesco ad immaginare come possa "invadere" il fodale di Bolsena; 3) Non so se la creazione delle piazzole per il carpfishing ha comportato il taglio ( illegale ) del canneto ma se cosi fosse è un fatto deprecabile. Resta comunque il fatto che le piazzole le fanno i Comuni quindi magari la critica, semmai fosse motivata da fatti certi, andrebbe rivolta non ai carpisti ; 4 ) Ritengo vero che la presenza umana in generale possa arrecar danno alla fauna selvatica ma se analiziamo tutti i disturbi possibili che l'uomo puo fare credo, a mio opinabilissimo pensiero, che il carpfishing sia la cosa meno invasiva rispetto, e non le elenco per non crear diatribe varie, alle altre tantissime azioni che sul lago di Bolsena in particolare e sui bacini lacustri - fluviali in generale vengono quotidianamente "perpetrate".

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    1. Ringraziamo Tristano Magnani per i suoi commenti; comunque fa e farebbe bene a mettere in discussione le nostre opinioni (e ogni fonte) … Premettiamo che abbiamo semplicemente tentato di fornire un elenco delle possibili incidenze dell'attività “carpfishing” sull'ecosistema del Lago senza valutarne la gravità. Nello specifico:
      1) Sicuramente ci sono fonti d'inquinamento – scarichi di liquami, agricoltura … - che incidono sulla trofia del Lago in modo molto più importante della pasturazione per il carpfishing. 2) Nel passato sono state introdotte molte specie alloctone nell'ecosistema del Lago e del suo comprensorio. Alcune hanno effetti gravi, p. e. la nutria, il cinipede galligeno ... Ciò ci insegna che per precauzione è meglio evitare questi rischi. Aspettando approfondimenti ulteriori, disponiamo della conferma della presenza della carpa erbivora (“Amur”, apprezzata dai pescatori sportivi per le sue enormi dimensioni e la sua combattività) nel Lago di Bolsena dal “carpmagazine” (http://www.carpmagazine.it/2012/08/03/un-diavolo-di-nome-amur/). Lo zigolo dolce potrebbe infestare le rive (predilige ambienti sabbiosi e umidi). 3) É chiaro che la prima responsabilità per il taglio dei canneti ricade sui Comuni. 4) É difficile valutare la gravità del disturbo causato dal carpfishing.
      Vorremmo insistere su un punto importante: tentare di adottare comportamenti sostenibili, e quindi di aderire ai regolamenti esistenti come le “Misure di gestione della ZPS/SIC Lago di Bolsena”, che, in più, non sono molto esigenti o limitanti - suggerendo nient'altro che "buone pratiche" (p. e. l'utilizzo esclusivo di esche bollite, …) da seguire.

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  2. Pubblichiamo tre ulteriori interventi sulla pagina facebook del Comune di Montefiascone:

    Tristano Magnani:
    Ringrazio questa pagina del Comune di Montefiascone e l'Osservatorio Lago Di Bolsena per il modo sereno e civile ( esclusi sporadici casi ) con il quale cerchiamo insieme di far chiarezza sul carpfishing. Ho letto l'articolo sull'amur a cui fa riferimento l'Osservatorio e per quanto mi risulti è si vero della massiccia presenza della carpa erbivora nel lago di Castel Gandolfo ma non vi è alcuna testimonianza che tale presenza sia stata mai documentata ne "attendibilmente vociferata" nel lago di Bolsena.Nel "nostro mondo" del carpfishing il "gossip" e le voci di catture o presenze di grossi esemplari pescabili con la nostra tecnica fanno il giro d'Italia alla velocità della luce e se davvero vi fosse stato "odor" di Amur al "Vulcano", specie delle dimensioni narrate ( a mio giudizio in modo erroneo nell'articolo in questione ), la notizia non sarebbe di certo passata inosservata =) Riguardo la bollitura delle esche usate per la pasturazione ( azione atta a tutelare il benessere del pesce oltre che evitare "nascite indesiderate" di vetetazione dannosa ) questa rientra nei "doveri" del buon carpista, oltre ad essere esplicitamente contemplata nelle norme gia esistenti che, sia a Bolsena che in altri bacini, regolano legislativamente tale tecnica di pesca. E' purtroppo assodato, ahimè, che non tutti coloro che si spacciano per qualcosa o qualcuno poi effettivamente dimostrano di esser tali, quindi in ogni categoria, e sottolineo in ogni categoria, vi possono essere individui che non assolvono in pieno i loro doveri, siano essi etici o giuridici, e nel caso dei carpisti vi assicuro che siam noi i primi a condannare chi, con azioni sconsiderate, getta discredito su tutta una categoria. Nel mio piccolo ruolo di carpista e presidente di un club di carpisti del viterbese sono disponibile a qualsiasi confronto e dibattito sia via etere che "materiale" sull'argomento al fine di poter chiarire e magari trovare soluzioni a problematiche inerenti la nostra disciplina e passione, oltre che ad analizzare in concerto modi di tutela sempre piu' efficaci del "nostro" lago di Bolsena.

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  3. Alessandro Bonifazi:
    Volevo chiedere all'osservatorio del lago se sono mai stati studiati anche gli effetti sul lago della pesca professionale e sul traffico illecito di pesce che vieni trasportato vivo e rivenduto abusivamente ai laghetti di pesca sportivo e se esiste un rapporto dettagliato sugli stessi come quelli presentato per i carpisti? Grazie!

    Alessandro di Loreto:
    Per vostra conoscenza nel Lago di Albano è stato immesso l'Amur moltissimi anni fà e come spesso succede in Italia si parla e si fanno cose senza aver che la ben minima conoscenza. A detta degli esperti questo pesce avrebbe mangiato tutte le alghe del lago (che un tempo erano rigogliose). Poi visto il fallimento si è deciso di ricorrere a sostanze chimiche circa 5 anni fa. Il risultato è stato devastante e ha quasi distrutto tutto l'ecosistema. Il lago e cambiato radicalmente e delle alghe non e rimasta neanche l'ombra. Tutto questo e andato a beneficio di chi sul lago svolge altre attività che non sto qui ad elencare perche non inerenti alla discussione. Solo oggi a distanza di tanto tempo si vede comparire qua e la qualche banco di alghe. Sono comparse alghe che prima non esistevano e per tanto tempo i pesci(tutti) sembrarono essere spariti. Questo posso dirlo perche io sono stato li sotto a vedere con i miei occhi cio che era successo. Tra la superficie ed il fondo si formo uno strato denso d'acqua quasi gelatinosa che distrusse tutto e fece morire oltre alle alghe anche tanti pesci e il lago resto cosi per diverso tempo. Queste sono le solite leggende metropolitane come il Siluro che mangia cani e papere.....ricordo un articolo su un giornale che riportava che questo pesce avesse 6 file di denti...tutto dire per chi conosce questo pesce. Molti anni fa ricordo di essere stato in diverse occasioni nel lago di Monterosi. Un luogo incantevole ma completamente infestato dalle alghe.Ricordo una pianta simile alla nostra povera ninfea che praticamente occupava la gran parte della superficie del Lago....se non avessero preso provvedimenti non credo questo Lago avesse avuto lunga vita. Ma qui parliamo di laghi molto piu piccoli di Bolsena per questo anche più facili da gestire...sempre se si vuole....dimenticavo anche nel Lago di Monterosi vi sono Amur di grossa mole e anche da molti anni, ma la soluzione sembra essere fallita anche questa volta. Da anni sto raccogliendo materiale fotografico e video per far conoscere alcune verita nascoste che nei tanti anni di esperienza ho potuto conoscere( mio malgrado) in tutti i Laghi e Fiumi dove sono stato (giorno e NOTTE). Il primo link sara su questo gruppo. Buonanotte

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    1. Tentiamo di rispondere alle ultime domande e interventi:
      - gli effetti sul Lago della pesca professionale sono stati studiati nel Piano di Gestione della ZPS/SIC Lago di Bolsena – misure di conservazione (da scaricare dal sito della Porticella (http://laporticella.jimdo.com/links/links-ambiente-lago/));
      - non sappiamo niente (a parte voci non confermate) sul traffico illecito di pesce vivo; qui, come in altri punti, sono i pescatori sportivi stessi i meglio informati e i primi che potrebbero commentare o intervenire con denunce;
      - la storia dell’Amur nel Lago di Albano e un buon esempio per l’effetto devastante di interventi parziali umani sugli ecosistemi: invece di combattere la fonte del male (l’eutrofizzazione e le sue cause) si tenta di rimediare a un aspetto di questo male, poi a un effetto imprevisto del primo intervento … e così via.
      - la presenza dell’Amur nel Lago di Bolsena sembra dubbia: in varie foto sul web di carpe catturate non appare;
      - è auspicabile un buon regolamento per il carpfishing nel Lago (sulla base del Piano di Gestione) che dovrebbe essere obbligatorio anche per eventi come il World Carp Classic.
      Grazie della vostra collaborazione, speriamo di poterne approfittare anche nel futuro!

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