Pubblichiamo un aggiornamento sull’eccessivo abbassamento del livello del Lago
di Bolsena, sulla base di informazioni tratte dai giornali e da una
corrispondenza con l’ARDIS. Come noto, il battello pubblico è rimasto
incagliato nel porto di Bolsena e molte imbarcazioni non possono uscire dai porti
per mancanza di fondale.
Secondo il Sindaco di Bolsena il livello basso è attribuibile alla siccità.
Obiettiamo che il livello era di 80 cm a fine giugno, esattamente come aveva
pianificato l’ARDIS. Durante i successivi due mesi, luglio e agosto, piove
statisticamente poco per cui l’influenza della pioggia sul livello del lago è
di pochi millimetri, invece siamo sotto di alcuni decimetri. Evidentemente la programmazione
è stata sbagliata.
Infatti l’ARDIS aveva previsto che nei mesi estivi il livello sarebbe sceso
di 5 centimetri, invece, come tutti sanno molto bene, il lago in quei mesi
scende di oltre quaranta centimetri (nella media pluriennale) e non c’è modo di
arrestare la discesa strozzando le bocchette che regolano il deflusso
dall’emissario perché in estate il livello è comandato dall’evaporazione e dai
prelievi idrici: l’influenza del deflusso dall’emissario è irrilevante.
Il sindaco di Bolsena ha anche dichiarato che c’è stato un accordo fra i
Sindaci e l’ARDIS per lasciare le bocchette ad apertura fissa senza fare alcuna
regolazione. Probabilmente una simile proposta è stata fatta, ma ci chiediamo
se l’ARDIS l’ha effettivamente realizzata. Inizialmente le proposte di
programmazione sono state inviate dall’ARDIS il 6 Maggio 2010 a 25 soggetti
portatori di interessi relativi al lago. Dopo aver ricevuto le loro
osservazioni l’ARDIS, con una lettera datata 1 Luglio 2011, ha ufficialmente
formalizzato il programma che prevede un livello di 80 cm sull’incile da
gennaio al mese di giugno e da luglio a settembre di 75 cm per poi risalire
gradualmente a 80 cm a fine anno. Sarebbe molto scorretto se l’ARDIS avesse
cambiato per accordi particolari con qualche Sindaco il proprio programma senza
informare i 25 portatori d’interesse, inclusa la Prefettura presso la quale non
c’è alcun verbale in proposito.
Abbiamo avuto uno scambio di e-mail con il responsabile della
programmazione del livello l’ingegnere Giardi dell’ARDIS, il quale, alla nostra
richiesta di chiarimenti, ha risposto: “Si
informa che la legge di variazione fissata dall’ARDIS ha dimostrato la sua
valenza e quello che si verifica ora riconferma la correttezza della legge di
variazione” (sic!). In verità non esiste nessuna riconferma di questa “correttezza”.
Ha aggiunto che gli enti locali hanno chiesto un incontro in Prefettura e
in quella sede hanno “virulentemente” richiesto una diversa regolazione del
livello lacuale, per cui è stato variato temporaneamente il programma, ed ora
si registra la poca adeguatezza delle richieste. Ci sembra che si voglia sottintendere
che la colpa dei problemi attuali è dei Sindaci e delle
richieste inconciliabili dei vari portatori d’interesse. Secondo noi e secondo la legge (Legge Regionale n. 53 dell’11 dicembre 1998) l’ARDIS è
un organo di tutela ambientale e deve fare le sue scelte esclusivamente in quel senso, sulla base
del Piano di Gestione del SIC-ZPS approvato dalla Provincia.
Abbiamo chiesto all’Ing. Giardi dettagliate precisazioni, ma ci ha zittito rispondendo che “la trasparenza ha un limite”; ci ha accusato di “veemenza e intento interrogatorio”. La conclusione è che viene posto un limite alla trasparenza per nascondere la verità sulla gestione disastrosa del livello del Lago la cui responsabilità ricade solo e interamente su chi ha deliberato che il livello a giugno deve essere di 80 cm. La siccità e le virulente richieste delle Amministrazioni sono delle scuse che non stanno in piedi.
Abbiamo chiesto all’Ing. Giardi dettagliate precisazioni, ma ci ha zittito rispondendo che “la trasparenza ha un limite”; ci ha accusato di “veemenza e intento interrogatorio”. La conclusione è che viene posto un limite alla trasparenza per nascondere la verità sulla gestione disastrosa del livello del Lago la cui responsabilità ricade solo e interamente su chi ha deliberato che il livello a giugno deve essere di 80 cm. La siccità e le virulente richieste delle Amministrazioni sono delle scuse che non stanno in piedi.
Specialmente a Marta ci saranno problemi anche per tirar fuori le barche dal lago visto che lo scivolo è inutilizzabile
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