In aiuto agli alberi, spesso maltrattati da queste
parti, viene una recente legge (legge 14 gennaio 2013 n.10, “Norme per lo
sviluppo degli spazi verdi urbani”, pubblicata in G.U. 01.02.2013. Nel suo articolo 7 riporta le “disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali,
dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico,
monumentale, storico e culturale”. Stabilisce che, entro sei mesi
dall'entrata in vigore, i comuni devono identificare principi e criteri per il
censimento degli alberi monumentali nel proprio territorio e fornire questa
informazione alla rispettiva Regione.
Questa legge avrebbe dovuto proteggere anche gli
alberi nelle foto, che hanno subìto la capitozzatura (in una forma
particolarmente brutale), la “più dannosa
tecnica di potatura degli alberi” come spiega la Società Italiana diArboricoltura nel suo eccellente volantino.
La capitozzatura è il taglio indiscriminato del fusto,
delle branche primarie o di grossi rami. Nel passato, questa tecnica poteva
avere uno scopo preciso colturale, per esempio per ridurre la chioma
ombreggiante degli alberi di sostegno della vite “maritata” nelle colture miste
tradizionali, oppure per costringere il salice e simili ad emettere lunghi
getti annuali utilizzati dai cestai. Venuti a meno questi motivi, la
capitozzatura non è il modo adeguato per ridurre l’altezza dell’albero o la
dimensione della sua chioma. Invece danneggia lo stato di salute generale della
pianta: la ferisce e l’esaurisce, la rende sbilanciata e pericolosa; la può
persino uccidere. È più costosa di una corretta potatura, poiché implica
importanti misure di manutenzione consecutive.
Perché amministrazioni e privati continuano ad
applicarla? Difficile a dire. I comuni della Provincia di Viterbo hanno a
disposizione, come documento integrativo del P.U.C.G. (Piano Urbanistico
Generale Comunale), le “Linee Guida per la Redazione del Piano e del RegolamentoComunale del Verde Urbano”. Nel suo Allegato C, comma i, danno chiare
indicazioni: “Questo tipo di intervento [la
capitozzatura] può trovare
giustificazione in ben pochi e determinati casi …, ben sapendo comunque che non
risolve il problema di vitalità e di stabilità meccanica dell'albero, ma li
differisce e li aggrava nel tempo.” Queste linee guida rappresentano uno
strumento funzionale e propedeutico ai Comuni per la redazione dei Regolamenti
del Verde – ai cittadini il compito di vigilare che siano integrate nei piani
urbanistici dei vari comuni, in fase di redazione.
Oltre ad essere sbagliato, l’intervento al quale si
riferiscono le foto è grave anche perché riguarda piante secolari del viale
alberato “I Pioppi” a Capodimonte – di immenso valore culturale - di cui
abbiamo già parlato (“Salviamo i Pioppi” e "I Pioppi - le cure"). Dimostra una clamorosa
insensibilità al significato storico e paesaggistico del viale e richiede una
reazione dell’amministrazione, che può informare, dare l’esempio di buone
pratiche, e infine sanzionare. Infatti, la suddetta legge, art. 7, comma 4
prevede: “Salvo che il fatto costituisca
reato, per l'abbattimento o il danneggiamento di alberi monumentali si applica la
sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 5.000 a euro 100.000.”
ma insomma ... il comune che fa? i vigili dove stanno, non vedono niente, o non conoscono la legge, perchché non li denunciano? fanno la multa per i parcheggi, ma quando ammazzi un albero, stanno zitti???
RispondiEliminaStefano Checquolo Navigabolsena A seguito vostre segnalazioni, il Sindaco giustamente mi ha chiesto di rimuovere le freccette in legno attaccate ad alcuni alberi che indicavano l'imbarco dei battelli. Spero che anche gli altri facciano altrettanto. Volevo inoltre segnalare che vi sono problemi che a mio avviso non sono di minor importanza come : 1)individuare chi con le abitazioni ha convogliato le acque scure nel sistema delle acque chiare o viceversa , motivo per cui come fa un piccolo temporale il sistema fognario di Capodimonte va in tilt riversando tonnellate di merda piscio e detersivi preservativi pieni, pannolini sporchi di marchese, carta per pulirsi il culo usata, nel lago . 2)altro problema fuochi d'atrificio , tempo fa mi è capitato di immergermi nello specchio acqueo antistante il porto di Capodimonte e ho constatato che i fondali sono cosparsi di residuati ricoducibili all'attività pirotecnica come alluminio carta filo plastica pezzi di miccia ecc.. Stefano Checquolo
RispondiEliminaCara Ottavia, caro Stefano, certo che delle freccette di legno fanno un danno trascurabile in confronto al danno causato dal taglio brutale di grossi rami ... siamo sicuri che il Comune, se sanziona l'affissione di frecce, porta la dovuta attenzione anche al grave danneggiamento degli alberi (certamente è il suo dovere di intervenire). Chiederemo chiarimenti (anche nei due altri punti menzionati da Stefano).
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