martedì 9 aprile 2013

Gli alberi non hanno nessuno che li protegge?


In aiuto agli alberi, spesso maltrattati da queste parti, viene una recente legge (legge 14 gennaio 2013 n.10, “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, pubblicata in G.U. 01.02.2013. Nel suo articolo 7 riporta le “disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale”. Stabilisce che, entro sei mesi dall'entrata in vigore, i comuni devono identificare principi e criteri per il censimento degli alberi monumentali nel proprio territorio e fornire questa informazione alla rispettiva Regione.

 Invitiamo tutti a individuare alberi, filari e alberate di particolare pregio e di comunicarli ai comuni, perché li includano nell’elenco da redigere!



Questa legge avrebbe dovuto proteggere anche gli alberi nelle foto, che hanno subìto la capitozzatura (in una forma particolarmente brutale), la “più dannosa tecnica di potatura degli alberi” come spiega la Società Italiana diArboricoltura nel suo eccellente volantino.

La capitozzatura è il taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie o di grossi rami. Nel passato, questa tecnica poteva avere uno scopo preciso colturale, per esempio per ridurre la chioma ombreggiante degli alberi di sostegno della vite “maritata” nelle colture miste tradizionali, oppure per costringere il salice e simili ad emettere lunghi getti annuali utilizzati dai cestai. Venuti a meno questi motivi, la capitozzatura non è il modo adeguato per ridurre l’altezza dell’albero o la dimensione della sua chioma. Invece danneggia lo stato di salute generale della pianta: la ferisce e l’esaurisce, la rende sbilanciata e pericolosa; la può persino uccidere. È più costosa di una corretta potatura, poiché implica importanti misure di manutenzione consecutive.

Perché amministrazioni e privati continuano ad applicarla? Difficile a dire. I comuni della Provincia di Viterbo hanno a disposizione, come documento integrativo del P.U.C.G. (Piano Urbanistico Generale Comunale), le “Linee Guida per la Redazione del Piano e del RegolamentoComunale del Verde Urbano”. Nel suo Allegato C, comma i, danno chiare indicazioni: “Questo tipo di intervento [la capitozzatura] può trovare giustificazione in ben pochi e determinati casi …, ben sapendo comunque che non risolve il problema di vitalità e di stabilità meccanica dell'albero, ma li differisce e li aggrava nel tempo.” Queste linee guida rappresentano uno strumento funzionale e propedeutico ai Comuni per la redazione dei Regolamenti del Verde – ai cittadini il compito di vigilare che siano integrate nei piani urbanistici dei vari comuni, in fase di redazione.

Oltre ad essere sbagliato, l’intervento al quale si riferiscono le foto è grave anche perché riguarda piante secolari del viale alberato “I Pioppi” a Capodimonte – di immenso valore culturale - di cui abbiamo già parlato (“Salviamo i Pioppi” e  "I Pioppi - le cure"). Dimostra una clamorosa insensibilità al significato storico e paesaggistico del viale e richiede una reazione dell’amministrazione, che può informare, dare l’esempio di buone pratiche, e infine sanzionare. Infatti, la suddetta legge, art. 7, comma 4 prevede: “Salvo che il fatto costituisca reato, per l'abbattimento o il danneggiamento di alberi monumentali si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 5.000 a euro 100.000.

3 commenti:

  1. ma insomma ... il comune che fa? i vigili dove stanno, non vedono niente, o non conoscono la legge, perchché non li denunciano? fanno la multa per i parcheggi, ma quando ammazzi un albero, stanno zitti???

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  2. Stefano Checquolo Navigabolsena A seguito vostre segnalazioni, il Sindaco giustamente mi ha chiesto di rimuovere le freccette in legno attaccate ad alcuni alberi che indicavano l'imbarco dei battelli. Spero che anche gli altri facciano altrettanto. Volevo inoltre segnalare che vi sono problemi che a mio avviso non sono di minor importanza come : 1)individuare chi con le abitazioni ha convogliato le acque scure nel sistema delle acque chiare o viceversa , motivo per cui come fa un piccolo temporale il sistema fognario di Capodimonte va in tilt riversando tonnellate di merda piscio e detersivi preservativi pieni, pannolini sporchi di marchese, carta per pulirsi il culo usata, nel lago . 2)altro problema fuochi d'atrificio , tempo fa mi è capitato di immergermi nello specchio acqueo antistante il porto di Capodimonte e ho constatato che i fondali sono cosparsi di residuati ricoducibili all'attività pirotecnica come alluminio carta filo plastica pezzi di miccia ecc.. Stefano Checquolo

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  3. Cara Ottavia, caro Stefano, certo che delle freccette di legno fanno un danno trascurabile in confronto al danno causato dal taglio brutale di grossi rami ... siamo sicuri che il Comune, se sanziona l'affissione di frecce, porta la dovuta attenzione anche al grave danneggiamento degli alberi (certamente è il suo dovere di intervenire). Chiederemo chiarimenti (anche nei due altri punti menzionati da Stefano).

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