Un anno fa a Montefiascone,
nella strapiena sala conferenze della Rocca dei Papi, sia l’Assessore Regionale
all’Ambiente Refrigeri che il Consigliere Regionale (ed esperto degli
ecosistemi) Riccardo Valentini avevano pubblicamente dichiarato la loro
opposizione allo sfruttamento della geotermia ad alta entalpia nel comprensorio
del Lago di Bolsena. Si erano così uniti alla decisa opposizione della
Provincia di Viterbo, di tutti i Comuni e della cittadinanza, rivolta contro
l’impianto pilota proposto a Castel Giorgio dalla Società LTW-LKW, sostenuta da
una forte lobby parlamentare nella quale si distingue l’onorevole Abrignani (PDL).
Ѐ passato un anno e la lobby geotermica
ha ottenuto alcuni importanti successi. Attenzione alle date che sono
rivelatrici dei sostegni e tentati sostegni ministeriali e regionali:
- il 31 ottobre 2014 la
Commissione di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) del Ministero
dell’Ambiente ha dato parere favorevole al progetto di Castel Giorgio, con
l’assenso inaspettato del rappresentante della Regione Lazio. Come spiegare la
contraddizione tra dichiarazioni pubbliche e decisioni prese di fatto dall’Assessore
Refrigeri? Ѐ stato nominato (e non eletto) assessore per evitare intralci
ambientali?
- il 31 marzo 2015 ha avuto
luogo un convegno presso l’hotel Nazionale in piazza Montecitorio, finanziato
da LTW-LKW, organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club. Incontro
esclusivo e riservato ai soli sostenitori dei progetti geotermici, con interventi del ministro Galletti e di Ermete Realacci. Ha provocato
grande rammarico tra gli ambientalisti il fatto che Legambiente si sia prestata
a questa messa in scena pubblicitaria atta a sopraffare e sopprimere la voce
discordante della popolazione.
- il 3 Aprile (appena 4 giorni
dopo) il Ministro ai Beni Culturali Franceschini, ha frettolosamente dato il
suo nullaosta al progetto, malgrado sia noto l’aumento del rischio sismico
dovuto alla reiniezione, in una zona particolarmente ricca di monumenti quali
ad esempio il duomo di Orvieto, Santa Cristina a Bolsena e i centri storici della
civiltà del tufo, sismicamente molto fragili (si ricordi il terremoto di Tuscania).
Alcuni meccanismi per terremoti indotti (da W. L Ellsworth, Injection-Induced Earthquakes, http://www.sciencemag.org/content/341/6142/1225942.abstract) |
- lo stesso 3 Aprile il Ministro all’Ambiente
Galletti, ha sollecitamente dato il suo parere favorevole all’impianto
geotermico di Castel Giorgio con un decreto che si avvale del contestato parere
della Commissione VIA. Perché tanta fretta?
Perché era noto che il 15
Aprile ci sarebbe stata una riunione congiunta delle Commissioni Parlamentari
VIII (Ambiente) e XI (Attività Produttive) per una risoluzione sulla geotermia
che intendeva impegnare il Governo ad emanare, entro sei mesi, le linee guida
che indicheranno dove si può e dove non si può autorizzare la geotermia. La fretta
dei Ministri era dovuta al fatto che L’On. Abrignani aveva chiesto a dette
Commissioni un emendamento per escludere dalle linee guida gli impianti pilota
in via di approvazione (leggasi Castel Giorgio). Se l’emendamento Abrignani
fosse passato l’impianto di Castel Giorgio sarebbe già stato autorizzato a
livello ministeriale, invece la mozione Abrignani è stata respinta dalle due
Commissioni per cui le linee guida saranno applicate a tutti i progetti,
compresi quelli con procedimento in corso.
A seguito delle critiche il
Ministro Galletti ha deciso di formare una nuova commissione di VIA per
sostituire quella attuale chiaramente di parte.
Terremoto di Tuscania il 6 febbraio 1971 |
In attesa delle decisioni del Parlamento, esiste la possibilità di ricorrere al TAR entro 60 giorni contro il decreto del Ministro Galletti che ad oggi rimane effettivo. Il presidente dell’associazione Lago di Bolsena ha indirizzato il seguente appello al neoeletto Presidente della Provincia, invitandolo a partecipare ad un ricorso al TAR già avviato da vari comuni dell’Umbria e del Lazio.
Lettera aperta al Presidente della Provincia Mauro Mazzola
Nell’ultimo
messaggio che ho inviato agli Amici del lago di Bolsena (e non) ho spiegato i
motivi per cui è lecito dedurre che i Ministri Franceschini e Galletti, il Presidente
della Regione Lazio Zingaretti e il suo Assessore all’Ambiente Refrigeri,
rispondano a una regia comune, favorevole alla geotermia a Castel Giorgio:
infatti il Ministro Franceschini ha espresso il suo benestare con un
precipitoso nulla osta, il Ministro Galletti con un decreto supportato da
lobbistici pareri di valutazione d’impatto ambientale, e gli Amministratori
regionali con il loro silenzio - assenso.
Non
rispondono alla medesima regia governativa alcuni parlamentari PD, M5S e SEL,
delle Commissioni parlamentari Ambiente e Sviluppo, fra i quali gli On.
Alessandra Terrosi e Alessandro Mazzoli, che si stanno adoperando per ottenere
una moratoria delle autorizzazioni alla geotermia fino all'emanazione di una
specifica regolamentazione.
Come noto,
l’impianto geotermico di Castel Giorgio preleverà fluido geotermico cancerogeno
in Umbria, sotto il bacino del Tevere per reiniettarlo sotto l’acquifero del
lago di Bolsena, ossia nel Lazio, inquinandolo. Dall’acquifero di Bolsena viene
prelevata l’acqua delle rete potabile della provincia di Viterbo ed è l’acqua
che beviamo.
La
Provincia di Viterbo è invece intervenuta tramite il Vice Presidente Paolo
Equitani, come riportato nel nostro sito www.bolsenaforum.net Ci
rivolgiamo ora a Lei, nuovo Presidente della Provincia affinché continui
l’opposizione al progetto geotermico di Castel Giorgio associandosi al gruppo
dei Comuni del Lazio e dell’Umbria che assieme contribuiranno alle spese per un
ricorso al TAR, avverso al citato decreto del Ministro Galletti. Il ricorso
sarà presentato il primo giugno dall’avvocatessa Tradardi dello Studio
Santiapichi di Roma: la partecipazione della Provincia, oltre ad aumentare
l’autorevolezza del ricorso sarebbe sicuramente apprezzata dalla cittadinanza
della Tuscia.
Siamo a
Sua disposizione per quanto eventualmente necessario e, nella speranza della
Sua adesione, voglia gradire i nostri migliori saluti.
Piero
Bruni – Presidente dell’Associazione Lago di Bolsena.
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