La commissione per le petizioni del Parlamento Europeo ha comunicato all’associazione
Lago di Bolsena, capofila delle associazioni ambientaliste del comprensorio del
Lago, relativo alla Petizione 2191/2013 che
"… nel mese di luglio 2014 i servizi della Commissione hanno avviato una
procedura d'inchiesta.
In tale contesto, i servizi della Commissione hanno chiesto chiarimenti
alle autorità italiane in merito al rispetto delle disposizioni della direttiva 91/271/CEE del Consiglio, del 21
maggio 1991, concernente il trattamento delle acque reflue urbane (GU L 135 del 30.5.1991, pag. 40) per quanto concerne l'agglomerato di Marta e in merito al rispetto delle disposizioni della direttiva
2000/60/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di
acque (GU L 327 del 22.12.2000, pag. 1.) in relazione al lago di Bolsena.
Le prime risposte
fornite dalle autorità italiane indicano che l'agglomerato
di Marta, che comprende i comuni di Bolsena, Montefiascone, Marta, Capodimonte,
Gradoli, Grotte di Castro e San Lorenzo Nuovo potrebbe violare l'articolo 4
della direttiva 91/271/CEE. Le autorità italiane hanno informato i
servizi della Commissione che stanno per iniziare diversi lavori volti a
migliorare sia il sistema fognario sia l'impianto di trattamento.
In relazione alla
direttiva 2000/60/CE, le autorità italiane hanno informato la Commissione che
il lago è in buono stato. Con particolare riferimento alla tendenza all'aumento
delle concentrazioni di fosforo (osservata nel 2013), le autorità italiane
hanno informato la Commissione che ciò è dovuto sia alle fonti agricole sia
agli sversamenti accidentali di acque reflue urbane.
Conclusione
Per quanto concerne la direttiva 91/271/CEE, la Commissione
seguirà con attenzione i lavori che le
autorità italiane hanno annunciato, nell'ambito dell'inchiesta in corso.
Per quanto concerne la direttiva 2000/60/CE con particolare
riferimento alla tendenza all'aumento delle concentrazioni di fosforo, la
Commissione ritiene che i lavori volti a migliorare il sistema fognario e
l'impianto di trattamento contribuiranno alla riduzione dei livelli di fosforo
nell'acqua. Per quanto concerne il
contributo delle fonti agricole, la Commissione chiederà ulteriori
chiarimenti sulle modalità attraverso cui le autorità italiane intendono
ridurre e prevenire questo inquinamento, nell'ambito del procedimento di
indagine in corso."
Nella sua risposta, Piero Bruni, presidente dell’Associazione Lago di Bolsena, dichiara:
“dissento
da dette dichiarazioni, sia perché lo stato qualitativo del lago non è “buono”,
sia perché i lavori di ripristino ed eventuale completamento del sistema
fognario non sono definiti da un crono-programma controllabile. Inoltre potrebbe
essere autorizzata la geotermia a media entalpia nel bacino lacustre, attività
che comporterebbe una ulteriore forma di inquinamento.”
In seguito, la petizione 2191/2013 è stata inserita, grazie soprattutto all’intervento
di Eleonora Evi, membro del parlamento europeo per il M5S, nell’agenda della
Commissione petizioni il 05.05.2015. L'esame della petizione è previsto
alle 10:45 circa.
Si potrà seguire la discussione in commissione in webstream cliccando sul
seguente link:
http://www.europarl.europa.eu/activities/committees/homeCom.do?language=EN&body=PETI
in diretta o in differita il giorno successivo.
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