I
ritardi nei lavori di ripristino del sistema fognario mettono a dura prova la
pazienza dei cittadini e delle amministrazioni del Lago di Bolsena. Come già un anno fa, le speranze in “un’estate finalmente
tranquilla, con acque pulite, senza notizie allarmanti su inquinamenti fognari”
non si sono concretizzate. Anche se una grande parte dei lavori sull’anello
circumlacuale è terminata, i rischi di malfunzionamenti, guasti e sversamenti
nel Lago durante il difficile periodo estivo sono ancora alti.
il depuratore del COBALB, fermo da anni
•
il depuratore è ancora in stato di completo abbandono e sversa, come già da
anni, le acque reflue del bacino nel fiume Marta senza depurarle
•
nelle stazioni di sollevamento mancano sempre alcune pompe, in molte stazioni i
gruppi elettrogeni non funzionano, l’allacciamento dei nuovi quadri elettrici
non è completato, il sistema di teleallarme non è installato.
Secondo
il direttore del COBALB, a rischio sono in particolare le stazioni SS9 (al
Grancaro), SS13 e SS15 (sul Lungolago di Montefiascone e Marta), SS19 (a
Capodimonte) e SS20 (sul Marta). E in effetti, recentemente si sono verificati
sversamenti dalla SS13, con danni alla salute del lago e al turismo.
sversamento dalla SS13
Qual
è il motivo di questi ritardi, di questi problemi interminabili?
Poiché
gli uffici della Regione non rispondono alle richieste d’informazione, la
cittadinanza ha presentato un esposto alla Procura. Inoltre, si è rivolta alla
consigliera regionale Silvia Blasi (M5S) che rapidamente è riuscita a
organizzare un’audizione davanti all’VIII Commissione Regionale, la commissione
congiunta Agricoltura e ambiente.
Su
invito del presidente ha preso la parola Silvia Blasi, esprimendo la sua
preoccupazione per lo stato di salute del Lago, che è sito Natura2000 e ha
un’importanza essenziale per l’economia del suo bacino e della provincia di
Viterbo. Silvia Blasi ha riferito che durante due sopralluoghi, a ottobre 2018
e febbraio 2019, ha constatato un essenziale stato di fermo dei lavori sulla
circumlacuale; inoltre non è stato fatto nulla per il depuratore.
Andrea
di Sorte (qui il suo intervento) ha ripercorso la storia del degrado del sistema fognario. Ha messo in
dubbio l’idoneità della ditta appaltatrice, che si appoggia esclusivamente su
subappaltatori, causa questa di ritardi e del frastagliamento dei lavori. Ha
chiesto informazioni sui tempi previsti, più chiarezza, più collegamento con il
territorio dei responsabili per i lavori che dovrebbero almeno informare i
comuni sullo stato del rifacimento.
Massimo
Paolini ha detto di essere sconvolto, di non sapere più che fare di fronte ai
problemi e i ritardi nei lavori. Secondo lui, “ormai siamo al momento della protesta fisica”.
Anche
Piero Bruni ha ripercorso gli ultimi 10 anni evidenziando che dal momento della
cancellazione dei finanziamenti al COBALB la concentrazione del fosforo nel
lago – indicatore del suo stato di salute – ha iniziato a salire: adesso lo
stato del lago è passato da buono a sufficiente, mentre la normativa europea e
nazionale richiede che tutti i corpi d’acqua dovrebbero passare a uno stato
buono. Sono in corso indagini dell’UE per violazioni della Direttiva Quadro
delle Acque e della Direttiva Acque Reflue, che potrebbero comportare multe che
superano di molto gli investimenti necessari per risanare il sistema fognario.
Georg
Wallner ha sottolineato che, a parte il problema dei lavori di rifacimento in
grave ritardo, esiste il problema almeno altrettanto grave della gestione,
attuale e futura, del sistema COBALB. Attualmente, non è chiaro chi gestisce e
organizza i lavori necessari, con il direttore in pensione e il COBALB in
liquidazione. Per il futuro la gestione dovrebbe finalmente passare al gestore
unico (Talete). I comuni si oppongono, perché Talete è considerato inefficace e
fallimentare, e in effetti non è né trasparente né accessibile. Ha proposto una
mediazione tra Regione e Comuni, per ascoltare le preoccupazioni delle
amministrazioni e dare garanzie per il futuro. Trasparenza e coinvolgimento degli
stakeholder locali nelle decisioni della Regione, pertanto obbligatori per
legge, sono assenti, il che rende inefficaci i processi e crea conflitti
inutili.
Rosita
Cicoria ha presentato un dettagliato dossier sulla ditta appaltatrice, sulle
inadeguatezze dei lavori di ripristino e sui finanziamenti: 2.838.000,00 euro
stanziati di cui 727.000,00 già liquidati alla data del 03/04/2019,
1.127.000,00 da liquidare entro il 31/12/2019 e 984.000,00 circa previsti con
un impegno di spesa futuro.
Il
direttore del COBALB, Massimo Pierangeli, ha rilevato che tutti i problemi non
sarebbero apparsi se fosse stata applicata la legge, secondo la quale tutti i
comuni avrebbero dovuto entrare in Talete nel 2007. Questo non è stato messo in
pratica dalla Regione. Per quanto concerne i lavori di rifacimento, ci sono
gravi problemi con la ditta appaltatrice che negli ultimi mesi ha disatteso gli
ordini di servizio. Il fornitore delle pompe si rifiuterebbe di fornire le
pompe mancanti e di sbloccare alcune pompe già fornite, a meno che venga
versato un deposito cauzionale. Le ditte subappaltatrici non intervengono più
perché non sono state ancora pagate. Secondo Pierangeli, “la ditta è inidonea”.
La
direttrice regionale per i Lavori pubblici, Wanda d’Ercole, ha riferito che
l’appalto era già in corso quando è stata nominata, che non si può esprimere
sulla ditta e che non era al corrente di molti dei problemi. Ritiene essenziale
risolvere il problema gestionale e quindi ha imposto il commissariamento dei
comuni che si rifiutano di entrare in Talete (vedi qui), che adesso è effettivo: secondo lei, nel giro di 90 giorni
sarà definitivo il passaggio del COBALB a Talete.
L’ingegnere
Proietti ha constatato che sull’appalto ha pesato molto il sequestro del
depuratore con cui si è perso un anno; inoltre, alcuni aspetti contabili hanno
portato “all’apnea economica dell’appalto”.
Adesso le criticità sono superate, mancano un paio di mesi per risolvere i
problemi della circumlacuale, entro 90 giorni le gestione passerà alla Talete
che già immediatamente entrerà, in modo graduale, nella conduzione. Entro
l’anno 2019 il depuratore avrà una funzionalità discreta che sarà completa
all’inizio del 2020.
In
conclusione, Silvia Blasi e Andrea di Sorte, pur esprimendo la loro
insoddisfazione con le spiegazioni sui ritardi fornite, invitano la commissione
di riunirsi a settembre a Bolsena. Ringraziando del “fruttuoso lavoro”, il
presidente Novelli dichiara di voler continuare a monitorare la situazione.
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