lunedì 22 luglio 2019

Goletta dei Laghi e Comune di Gradoli: come risolvere il problema dell’inquinamento dei fossi


Da molti anni Legambiente segnala, sulla base delle analisi della Goletta dei Laghi, l’inquinamento batterico alla foce di alcuni fossi affluenti nel Lago di Bolsena.

Uno dei punti dove le acque risultavano ogni volta inquinate era alla foce del Fosso del Rigo, nel comune di Gradoli. A luglio dell’anno scorso durante la presentazione pubblica dei risultati di Legambiente, l’allora sindaco di Gradoli, Luigi Buzi, aveva avanzato una proposta concreta per affrontare il problema, invitando l’associazione ambientalista e la cittadinanza a una collaborazione con la sua amministrazione per tentare, tramite prelievi e analisi, di accertare se ci fosse davvero un inquinamento del Fosso del Rigo.

Si era quindi concordata una collaborazione: prelevare, insieme, campioni lungo il percorso del Fosso del Rigo e nel caso se ne fosse accertato l’inquinamento, risalire alla sua fonte e risolvere il problema.
 
alla foce del Fosso del Rigo
 
Così è stato fatto nella tarda primavera di quest’anno. Le analisi hanno dato riscontro ai tratti dove si ipotizzavano possibili fonti d’inquinamento. Il Comune di Gradoli si è immediatamente attivato per eliminare la causa principale dell’inquinamento, che era localizzata in un tratto della condotta che collega le fogne del paese al collettore circumlacuale. Benché il problema fosse di responsabilità del COBALB e non del Comune, il sindaco Attilio Mancini ha fatto intervenire una ditta specializzata per risolverlo, e in più a spese del Comune, visto che il Consorzio attualmente è paralizzato dal processo di liquidazione.

Questo caso può servire da modello per risolvere simili problemi in altri comuni: invece di negare, come al solito, i presunti inquinamenti, adducendo il fatto che l’ARPA Lazio ogni anno certifica un’eccellente qualità delle acque di balneazione, Gradoli ha agito in maniera costruttiva, il che ha permesso di superare la sterile contrapposizione che finora aveva bloccato la soluzione del problema (abbiamo parlato di questa situazione incresciosa nel 2017, 2016, 2015, 2014, 2013 e 2012).
 
Vediamo i dettagli di questa azione comune. Per vari motivi – soprattutto per colpa delle persistenti piogge durante il mese di maggio – il campionamento è stato fatto soltanto il 6 giugno. Al campionamento hanno partecipato rappresentanze del Comune di Gradoli e dell’associazione Bolsena Lago d’Europa (BLEU). Sono stati prelevati 6 campioni in cinque punti diversi lungo il percorso del Fosso del Rigo, che ha il suo inizio nel paese di Gradoli e sfocia nel Lago poco a nord della Peschiera (vedi carta).


La tabella 1 informa sui vari punti di prelievo, la tabella 2 sui risultati dell’analisi batteriologica (Eurolab Marta).

 Tabella 1
 
punto, descrizione
GPS N
GPS E
alt
s.l.m
N° campione
1: uscita dal paese, canale a sud prima del ponte
42°38'35.9"N
11°51'29.2"E
422
1
2: prima possibilità di prendere campioni dopo il paese
42°38'33.28"N
11°52'3.53"E
364
2
3: punto incrocio fosso COBALB: uscita tubo di scarico
42°38'32.88''N
11°52'4.78''E
360
3
4: punto incrocio: acque mischiate
42°38'32.88''N
11°52'4.79''E
360
4
5: guado con resti di chiuse, poco a monte ponte della SP
42°38'20.19''N
11°52'50.49''E
320
5
6: foce
 
42°38'10.3"N
11°53'17.4"E
304
6

Il Fosso del Rigo, oggi, inizia al punto di unione di due canali di scolo di sezione rettangolare realizzati in cemento armato, che raccolgono le acque bianche e quelle grigie del paese. Il canale che proviene dalle frazioni settentrionali (canale N) era asciutto al momento del campionamento, il canale meridionale (canale S) portava una piccola quantità di acqua, di cui è stato preso un campione nel punto 1, poco prima dell’unione dei due canali. Come si vede dalla tabella 2, quest’acqua è leggermente inquinata, come si potrebbe supporre per acque di scolo stradale. Durante l’indagine preliminare al campionamento, abbiamo saputo che fino a due anni fa, l’inizio del fosso era fortemente inquinato da un’immissione illegittima di acque nere nel canale N (informazioni confermate da COBALB e Comune).
 
Per tutta la prima parte del percorso del fosso, dal paese fino a poco a valle della Fontana delle Cannelle, un sentiero stretto ma carrabile accompagna il Fosso del Rigo sulla sua sponda meridionale. In quasi tutta questa parte, sotto il sentiero si trova la tubazione del COBALB che convoglia le acque nere del paese di Gradoli al collettore circumlacuale. Sono visibili i tombini dei pozzetti di ispezione e di salto di questa tubazione.

È un sentiero molto bello che porta dal paese al Lago, fiancheggiato da vegetazione rigogliosa, con sguardi sul fosso che scorre al fondo della sua stretta e profonda valle. Per un lungo tratto, il fosso ha sponde ripidissime e non è accessibile per il campionamento. 
 
Il punto 2 di campionamento è, scendendo dal paese, il primo punto in cui il fosso è accessibile dal sentiero. L’analisi dimostra un aumento significativo dell’inquinamento da batteri fecali, comparato al punto iniziale del fosso. È probabile che l’inquinamento provenga dalle case sul ciglio nord del fosso, all’uscita del paese.

punto 3
Il terzo e quarto campione sono stati prelevati nella zona dove la tubazione del COBALB attraversa il fosso (vedi foto). Sulla sponda sud del fosso si trova un pozzetto di curva. A poca distanza, nel fosso si vede un tubo di scarico dal quale fuoriusciva acqua mischiata con evidente materiale fognario – carta, plastica, feci, e si sentiva puzza di fogna. Il punto 3 è all’uscita del tubo di scarico, il punto 4 è a un metro di distanza, dove le acque del fosso e dello scarico si mischiano.

Le analisi delle acque prelevate in questi punti mostravano un importante carico batterico. Come si era constatato durante un sopralluogo cui hanno assistito anche gli operai del COBALB, il pozzetto di curva in questione era completamente ostruito. Tramite il suo scarico di troppo pieno, una grande parte delle acque fognarie provenienti dal paese erano scaricate nel Fosso del Rigo.
 
pozzetto ostruito
Tabella 2
 
N° campione
Escherichia coli
Enterococchi intestinali
Unità di misura
 
1
50
0
 
 
u.f.c./100 ml
2
100
48
3
850
900
4
650
420
5
120
620
6
90
480
 
A valle della Fontana delle Cannelle, il cui fontanile è completamente nascosto nella vegetazione, il sentiero lascia il percorso del fosso e raggiunge la strada della Fratta. Il fosso attraversa terreni privati e recintati, non accessibili al campionamento. Il punto 5 si trova vicino al ponte dove il fosso passa sotto la strada provinciale del Lago. Le acque in questo punto risultavano ancora inquinate. La concentrazione di enterococchi intestinali era perfino più alta che nel punto 4. Si presume ci sia un’ulteriore immissione di acque fognarie tra il punto 4 e il punto 5.

L’ultimo punto di prelievo è il punto 6 alla foce del fosso. Il carico batterico era più basso di quello nel punto 5, sicuramente per diluizione da acque di scolo dal terreno, però sempre importante, con una concentrazione di batteri compatibile nei limiti dell’errore con i risultati della Goletta dei Laghi.
 
Abbiamo constatato quindi un importante inquinamento del Fosso del Rigo che proveniva da tre zone distinte lungo il suo percorso:

­– dalla sua parte iniziale, probabilmente da case sul ciglio settentrionale
– dal punto dove la tubazione del COBALB attraversa il fosso, dallo scarico di troppo pieno del pozzetto di curva forse intasato da sabbia, fanghi e altro materiale solido;
– dal suo tratto tra il punto 4 e la strada provinciale, probabilmente da scarichi irregolari da case o allevamenti. 
 
sentiero lungo il Fosso del Rigo
Tutto sommato, secondo la nostra esperienza, quella del Fosso del Rigo a Gradoli è una situazione diffusa e riscontrabile in molti paesi e fossi attorno al Lago. Situazioni per cui la soluzione proposta dal Comune di Gradoli – la collaborazione delle amministrazioni con la cittadinanza – può servire da modello che contribuirà ad eliminare questi inquinamenti, per il bene della salute del Lago e del suo turismo.

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