La buona notizia avrebbe meritato più rilievo: il 5 settembre 2017 sono
stati consegnati i lavori di ripristino del collettore e del
depuratore delle acque reflue, ambedue gestiti dal COBALB. Dopo lunghi anni di lotta – insistenti contatti
con la Regione, la petizione Salvalago con più di 13 mila firme, una serie di conferenze
per informare e allertare il pubblico, un costante impegno sul territorio, la petizione all’Unione Europea – un primo
successo concreto per la tutela del Lago di Bolsena.
Vincitrice della gara d’appalto indetta il 30 dicembre 2015 (“Lavori
di adeguamento rete fognaria e depuratore CO.BA.L.B. a servizio dei comuni del
Lago di Bolsena”, all’offerta economicamente più vantaggiosa) è la Luisiana
Appalti S.R.L. di Artena (Rm), una ditta di gestione di appalti che solitamente
si muove nell’ambito degli appalti pubblici della città e provincia di Roma. Il
progetto è stato brevemente illustrato durante un incontro pubblico, il 6
ottobre, a Bolsena. Di seguito, grazie alla disponibilità del direttore del
COBALB, le associazioni ambientaliste del Lago (le associazioni "Lago di Bolsena" e "La Porticella" e il comitato "Bolsena Lago d'Europa") hanno potuto informarsi sui dettagli dei lavori previsti.
La somma inizialmente disponibile per l’appalto era di 1,62 milioni di
Euro. Oltre all’abbassamento di questa somma a poco meno di 1,3 milioni, la
ditta appaltatrice ha proposto altre importanti migliorie, tra le quali l’impegno
di terminare i lavori entro aprile 2018.
La parte più importante del progetto riguarda il completo rispristino del
depuratore con alcune migliorie tecniche (p. e. nel recupero dei fanghi). Sono
inoltre previsti lavori di ripristino del collettore circumlacuale, in
particolare:
- la dotazione di tutte le stazioni di sollevamento
di un numero di pompe come da progetto originale (saranno installate le pompe
più economiche, con l’eccezione delle stazioni 9 e 19, che saranno dotate di
pompe “flygt” della XYLEM, considerate le pompe migliori);
- la sostituzione di tutti i quadri elettrici
delle stazioni;
- il completo ripristino del sistema di
teleallarme con tecnica allo stato di arte di oggi (un’ulteriore miglioria);
- un nuovo tratto di condotte di una lunghezza di
circa 500 m tra le stazioni S1 e S2 per sostituire un tratto vecchio con
problemi di otturazione cronici.
Il progetto non prevede:
- il collaudo a pressione (oppure un’altra
verifica) della tenuta delle condotte;
- bacini di stoccaggio addizionali (p. e. presso
la stazione 8) per accogliere un sovraccarico dalla parte settentrionale del
collettore;
- scorte di pompe e materiali (si tenterà di poter
utilizzare i fondi risparmiati dal ribasso della somma di appalto in questo
senso);
- fondi destinati alla manutenzione ordinaria
(dovrebbero essere messi a disposizione da Talete spa che deve assorbire il
COBALB);
- il completamento dell’anello fognario sulla riva
ovest (o soluzioni alternative).
Il cronoprogramma dei lavori sarà disponibile tra alcune settimane.
schema del sistema di raccolta e depurazione delle acque reflue del Lago di Bolsena
La Luisiana subappalta i lavori a ditte di sua scelta; il direttore del
COBALB ha espresso il desiderio che si prendano in considerazione in primo
luogo imprese locali. La Regione Lazio ha nominato un direttore dei lavori che
sarà affiancato dalla squadra del COBALB. Le associazioni chiederanno alla
Regione di poter seguire l’andamento dell’opera.
La data del 5 settembre segna una tappa importante sulla strada del
completo ripristino del sistema di raccolta di acque fognarie. Ma ricordiamo che il sistema "tutto" consiste di tre parti:
1 – la rete “circumlacuale” gestita dal COBALB,
2 – le reti comunali,
3 – case ed esercizi non collegati a queste reti.
Tutte queste
parti presentano varie criticità:
1 – la rete
“circumlacuale” gestita dal COBALB:
1a – malfunzionamento di stazioni e sottostazioni di “sollevamento”,
1b – sversamenti dovuti a sovraccarico (a causa di piogge e/o dell’alto
numero di utenti durante l’estate),
1c – perdite dalle tubazioni.
2 – le reti
comunali:
2a – malfunzionamento di stazioni e sottostazioni,
2b – sversamenti dovuti a sovraccarico,
2c – perdite dalle tubazioni,
2d – mancante collegamento di quartieri o case (con scarichi abusivi, p. e.
nei fossi),
2e – difetti nella concezione delle reti (mancante separazione di acque
bianche e acque nere).
3 - case ed esercizi
non collegati a queste reti:
3a – singole case ed esercizi sparsi in tutto il comprensorio (fosse
settiche non regolamentari),
3b – case ed esercizi sulla riva ovest non coperta dalla rete
“circumlacuale” (con scarichi abusivi).
Consideriamo anche che l’apporto nel Lago di fosforo – la principale sostanza
responsabile del degrado - non solo proviene dal sistema fognario ma anche dall’agricoltura,
che contribuisce tra il 10% e il 40% del totale.
È quindi evidente che il risanamento della salute del Lago richiede
ulteriori interventi: il risanamento delle reti comunali, il completamento del
collettore e la riduzione del carico di fosforo dall’agricoltura.
Ne è ben consapevole anche la Commissione per le petizioni dell’UE la cui
presidente scrive, in una lettera alla Regione Lazio del 2 giugno 2015, che “la nostra commissione parlamentare è
particolarmente inquieta, in merito agli alti valori di fosforo ed arsenico
causati da una cattiva gestione delle acque reflue e delle acque ad uso
agricolo … auspicando … che la Regione Lazio e le autorità locali adottino un
piano efficace che permetta di preservare l’equilibrio ambientale del lago di
Bolsena, riparando e completando in primis il collettore fognario circumlacuale incompleto e disastrato.”
Gli stessi obiettivi erano stati ribaditi da Piero Bruni in occasione della
seconda audizione della sua petizione il 10 luglio a Bruxelles. L’iter di
questa petizione non si è fermato, ma prosegue tramite corrispondenza tra i diversi soggetti: la Commissione per l’Ambiente
dell’UE, lo Stato Italiano e Bruni. In questi scambi è chiaramente espresso l'interessamento di Bruxelles all'oggetto della petizione con il relativo sollecito rivolto alla Regione Lazio, a cominciare degli interventi di ripristino di depuratore e collettore.
Per questa via abbiamo appreso, inoltre, che ancora nel mese di marzo
di quest’anno l’Italia aveva definito lo stato ecologico del Lago di Bolsena
come “buono”, negando un suo degrado e contradicendo il consenso del mondo
scientifico. Anche questo scoglio dovrebbe essere superato con la comunicazione
ufficiale dell’ARPA Lazio (aggiornata al 14 luglio 2017) che attribuisce al Lago il coefficiente trofico
di “sufficiente”.