da http://www.tusciaweb.eu/2012/08/riempiono-la-piscina-con-lacqua-del-lago-sequestrata/
Per
riempire parte della piscina in un campeggio di Bolsena, utilizzano l’acqua del
lago e i carabinieri sequestrano la vasca, pompe comprese.
Notizia
di ordinaria cronaca che diventa straordinaria perché comproprietario del
campeggio, uno dei più attrezzati fra quelli che si affacciano sul lago, è
l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Equitani. Certo che tutto si
risolverà in una bolla di sapone.
Per
Equitani c’è un perché se si è arrivati al sequestro, dopo che qualcuno aveva
fatto arrivare la segnalazione.
“Questa
situazione è nata – spiega Equitani – perché faccio questo mestiere, la
politica”.
Il
sequestro? “Vediamo – continua Equitani – stamani l’avvocato è andato dal
magistrato, dovrebbero dissequestrare la struttura. Spiegheremo le nostre
ragioni”.
Il
problema, in due parole è stato questo: “Dovevano reintegrare l’acqua per
problemi di limpidità – spiega Equitani – prendendo 500 metri cubi
dall’acquedotto ci sarebbe voluta una settimana, in questo modo sei ore.
Se
facessero un giro attorno al lago per vedere quanti prelevano l’acqua,
denuncerebbero tutti”.
Stupisce comunque il fatto che
un assessore all’Ambiente ritiene il proprio benessere economico più importante
della tutela dell’ambiente. Un buon esempio?
Campeggio Bolsena: Equitani nell'occhio del ciclone Lunedì 20 Agosto 2012
RispondiEliminaRiceviamo e pubblichiamo - Il campeggio di Bolsena, del quale l’assessore all’Ambiente della Provincia di Viterbo Paolo Equitani è contitolare, si trova nuovamente nell’occhio del ciclone. Questa volta non per abusi edilizi, per i quali il procedimento è ancora in corso, ma per presunti danni ambientali. Equitani si dichiara amareggiato e pronto a lasciare la politica in quanto, suo malgrado, si viene a trovare in situazioni sgradevoli, come la presente. Non sappiamo se, come afferma l’Assessore, la macchina politica del fango nei suoi confronti si sia messa in moto. Certo i suoi comportamenti non aiutano, ne lui, né il lago. Per la salvaguardia del quale, durante il suo assessorato, poco o niente è stato fatto. Nonostante la Regione amica e la presenza della Birindelli, sua compaesana, a capo dell’assessorato regionale alla agricoltura. I due, in questi anni, si sono scarsamente impegnati alla risoluzione dei problemi legati alla depurazione delle acque: attendiamo ancora i 2 mln regionali per la sistemazione delle stazioni di sollevamento e dell’impianto di depurazione del Cobalb. Anche la risoluzione delle problematiche legate al contenuto di arsenico nell’acqua ad uso domestico tardano ad arrivare, anche se quelle prospettate appaiono a totale discapito degli utenti, attraverso l’ennesimo aumento delle tariffe. Il due sembrano piuttosto impegnati alla acquisizione di vitalizi o allo scambio di cortesie: tale appare l’assunzione e le consulenze della figlia di Equitani all’ARSIAL ed alla Regione Lazio, Assessorato all’agricoltura ovviamente.
Per ritornare al tema iniziale, secondo le notizie riportate dalla stampa in questi giorni, le indagini ipotizzano danni all’ambiente, a seguito delle attività svolte nel campeggio di Bolsena; in particolare per le operazioni effettuate nella piscina realizzata da alcuni anni, quando l’attuale assessore provinciale all’Ambiente Paolo Equitani era Sindaco di Bolsena, a poche decine di metri dalle acque del lago. Si indaga perchè: “intorno a mezzanotte di sabato scorso, avrebbe fatto prelevare le acque dal lago, per riempire la piscina precedentemente svuotata e ripulita” in quanto “per riempirla con l’acquedotto normale, sarebbe stata necessaria una settimana”. Le domande sono tante, su tutte: trattasi di una operazione isolata? Non sappiamo esattamente che tipo di operazioni siano state effettuate; emerge però che la qualità delle acque del lago antistanti la piscina sia particolarmente deteriorata, e questo è rilevabile anche dalla presenza di intorbidamenti e di deposito di fanghi e melme di dubbia provenienza. Riteniamo che, al fine di fugare ogni dubbio e nell’interesse dello stesso Equitani, sia opportuno che Enti indipendenti deputati al controllo delle acque, effettuino apposite analisi e che il sito venga inserito tra i punti di controllo periodici effettuato dall’Arpa Lazio. Nel frattempo che la giustizia faccia il suo corso ed i contorni della vicenda appaiano più chiari, noi seguiremo con particolare attenzione l’evolversi della situazione, nell’interesse di tutti e dell’ambiente in particolare.
PD Alta Tuscia