All’Osservatorio
è giunta la seguente lettera :
Buon giorno,
potreste
dirci se un privato ha il diritto di abbattere un albero (pino marittimo) di
circa 70 anni, sano, non pericolante, come successo a Capodimonte in località Palazzetta.
Il pino faceva (con il suo compagno adesso rimasto solo) da cornice al vicino
Monte Bisenzio (vedi le foto allegate). Il proprietario dice che ha il permesso del
Comune e che le pigne che cadevano dall’albero davano fastidio, e comunque che era
“solo un albero” (e quindi si poteva uccidere tranquillamente).
Grazie della
vostra risposta
Per il taglio di un albero isolato da un privato è
necessario il permesso del Comune, che non dovrebbe essere concesso senza
valide ragioni e dopo il controllo dalla parte di un tecnico che valuta i
motivi e costata la necessità dell’abbattimento. Solo per superfici boscate di
estensione superiori ai tre ettari interviene il Corpo Forestale.
Purtroppo, da un lato a causa del grande carico di
lavoro che gli Uffici Tecnici Comunali devono affrontare con personale sempre
più ridotto, e in certi casi anche per mancanza di sensibilità, spesso questi permessi sono rilasciati automaticamente, tanto si tratta “solo di un albero”.
Molto probabilmente però, l’albero in questione si
trovava in zona soggetta a vincolo paesaggistico e archeologico (da verificare
nel Piano Paesaggistico del Comune). In questo caso, la domanda di abbattimento
deve essere corredata di una documentazione estesa, e il Comune deve sottoporre
la sua decisione alla Soprintendenza competente (vedi D. Lgs 42/04, art. 134C – 136, 142 e 146, e DPR
139/10). Da verificare se questo iter è stato rispettato (abbiamo inoltrato la
domanda al Comune di Capodimonte).
Tra l’altro, queste norme sono da rispettare non solo
per l’abbattimento, ma anche per ogni intervento “incisivo”, per esempio la capitozzatura.
Nessun commento:
Posta un commento