giovedì 5 dicembre 2019

Quale geotermia?


Vedi qui il primo post di approfondimento della petizione seguente.
Il secondo post tratta la sostenibilità ambientale e il terzo post la questione dell'incentivazione.



FIRMA ANCHE TU:

https://www.change.org/p/change-org-si-al-taglio-degli-incentivi-alla-geotermia-elettrica-inquinante-e-speculativa

Qui il testo della petizione:


SI AL TAGLIO DEGLI INCENTIVI ALLA GEOTERMIA ELETTRICA INQUINANTE E SPECULATIVA!

Siamo in accordo con la volontà del Governo di escludere il settore geo-termoelettrico dagli incentivi per le energie rinnovabili.
Le lobby stanno facendo grandi pressioni per ottenere nuovamente gli incentivi che paghiamo nella nostra bolletta elettrica sotto la voce "oneri di sistema".
Aiutiamo il Governo a fare la scelta giusta e sostenibile, esponendo quanto segue. 

GLI OBIETTIVI DEGLI INCENTIVI alle fonti di energia rinnovabile sono:
1) La rinnovabilità: lottare contro lo spreco delle risorse naturali della Terra.
2) La sostenibilità economica, sociale e ambientale: in particolare ridurre l'Effetto Serra.

INVECE gli incentivi alla produzione elettrica da fonte geotermica creano UN'ASSURDA DISTORSIONE:

1) favoriscono l'esaurimento delle risorse geotermiche, con impianti "FLASH" (“a ciclo aperto”) o impianti "BINARI" (“a ciclo chiuso”), che producono principalmente elettricità e sprecano una grande parte della risorsa.
2) trasformano la geotermia in un’attività NON SOSTENIBILE perché:

La geotermia elettrica è inefficiente a livello energetico ed economico:

GLI INCENTIVI alla produzione elettrica promuovono l’utilizzo della risorsa geotermica con rendimento in energia elettrica molto basso. Una geotermia sostenibile ad alta efficienza energetica invece utilizza direttamente il calore geotermico per il teleriscaldamento. Giustamente, paesi come la Francia e la Germania puntano sulla geotermia profonda termica con eventuale cogenerazione di elettricità, redditizia anche senza incentivi. INCENTIVARE l’energia geotermoelettrica vuol dire tenere in vita assistita attività economicamente non sostenibili ormai abbandonate in molti paesi sviluppati.
ABOLIRE GLI INCENTIVI per gli impianti geotermoelettrici permette di risanare il settore geotermico e fare sì che diventi un settore economicamente maturo, autonomo ed efficace per la riduzione dell’Effetto Serra, sostituendo il riscaldamento da fonti combustibili ed elettriche.

La geotermia elettrica è pericolosa per la salute e la sicurezza:

GLI INCENTIVI mantengono in vita le centrali FLASH, che emettono una quantità di CO2 maggiore persino di centrali a combustibile fossile, inquinano fortemente aria, acqua e terra, e aumentano l'Effetto Serra!
GLI INCENTIVI spingono l'imprenditore, per motivi di profitto, a privilegiare una risorsa geotermica ad alta temperatura e vicina alla superficie. E con ciò a cercare risorse in zone con geologia complessa, spesso con vulcanismo recente e a rischio sismico dove i pericoli per ambiente e salute umana legati all’attività sono altissimi: terremoti indotti ed innescati distruttivi, inquinamento irreversibile della risorsa di acqua dolce, abbassamento delle falde.
GLI INCENTIVI sostengono e favoriscono sperimentazioni pericolose con progetti "pilota" a ciclo chiuso in zone ad alta criticità: Isola di Ischia, Campi Flegrei, Lago di Bolsena ... Uno spreco folle di fondi preziosi per impianti che “sperimentano”, in zone a rischio, una tecnologia già da anni messa a punto all’estero. In questo modo si utilizza impunemente la popolazione come cavie, grazie all’esenzione dalla Direttiva Seveso.
Il territorio del Lago di Bolsena, ad esempio è ad alto rischio sismico: magnitudo dei sismi naturali ≤ 6, con rischio di innesco di sismi della “grande faglia” tettonica. Qui, proprio nell’epicentro del terremoto del 2016 di magnitudo 4.1 (Castel Giorgio - TR) si vuole realizzare un impianto “pilota” a unica vocazione elettrica.

La geotermia elettrica distrugge risorse e patrimoni di grande valore:

L’assurdo controsenso degli incentivi rende possibile la collocazione delle centrali geotermiche OVUNQUE: poli geotermici capaci di riscaldare tutta ROMA, progettati in piena natura, ad esempio attorno al Lago di Bolsena. Questo è spreco!
Inoltre tali scelte comportano la distruzione di paesaggi, di siti termali, di zone incontaminate di pregio, di Siti di Interesse Comunitario della RETE NATURA 2000, di riserve di biodiversità e di acqua dolce potabile.
GLI INCENTIVI creano un settore geotermico malsano che compromette la principale risorsa economica d’Italia: il settore turistico. In alcuni luoghi, come attorno al lago di Bolsena, si rischia la compromissione della risorsa più preziosa: l’acqua.
SENZA GLI INCENTIVI le centrali, per motivi di competitività, devono essere progettate in aree industriali vicino a grandi centri urbani che accolgono il calore per il teleriscaldamento. E sono collocate in zone geologicamente tranquille e a bassa sismicità naturale, dove i pericoli per l’ambiente e per la salute sono bassi: come nel bacino di Parigi, a Monaco e Berlino, e a Ferrara.
CHIEDIAMO al Governo di attuare in urgenza la sua proposta di escludere il settore geotermoelettrico dagli incentivi per le energie rinnovabili. 
Invece di finanziare la nostra autodistruzione, vogliamo orientare la nostra quota di “oneri di sistema” della bolletta elettrica più verso il risparmio energetico e l’autoproduzione elettrica da VERE fonti rinnovabili: fotovoltaico sui tetti, mini eolico e geotermia domestica.

FIRMA ANCHE TU!

Nessun commento:

Posta un commento